Inneggiò a due indagati per mafia. Ciccio Erbini del Mazara squalificato per dieci mesi

Il calciatore protagonista del gesto è Francesco Erbini, capitano del Mazara calcio, che adesso per quell'esultanza "pro-mafia" del 22 marzo 2009 durante il match Mazara-Marsala, si è visto infliggere al Giudice sportivo del Comitato siculo della Lega calcio una squalifica di 10 mesi e la sanzione accessoria del divieto di frequentare gli stadi (per la stessa durata). Storia di poco-ordinaria esultanza nella calda Sicilia: la colpa di Erbini è quella, dopo un gol, di aver inneggiato platealmente a 2 indagati per mafia. Un gesto che a lui, bomber che vanta un passato nel Palermo in C/2, è costato carissimo.

I fatti risalgono allo scorso campionato, quando il Mazara (oggi in Serie D), militava in Eccellenza. Erbini, dopo avere realizzato la rete aveva sollevato la maglietta di gioco, mostrando una maglietta bianca con la scritta citata. Secondo quanto ricostruito dalla questura di Trapani però, quello era un messaggio di solidarietà all'ex dirigente della squadra Martino ed al suocero di quest'ultimo Cuttone.
Sentito dalla procura federale, Erbini aveva giustificato il proprio gesto, dicendo che si trattava "di un'attestazione di affetto". Il giudice sportivo però non è stato clemente e, anche al Mazara calcio, per responsabilità oggettiva, ha inflitto un'ammenda di 7.500 euro.

Erbini, nella sua carriera di bomber, vanta anche un passato nel Palermo, all'epoca della militanza in C1 della squadra rosanero, con Massimo Morgia allenatore.

Ecco il video con la sintesi di quella partita: