La decisione scaturisce dal lungo e a tratti particolarmente ruvido scontro politico con l'amministrazione che, dopo l'arresto la scorsa settimana, da parte della Guardia di Finanza, dei consiglieri comunali Antonino Di Natale e Giuseppe Napoli ai quali viene contestato il reato di concussione e che il prefetto ha sospeso dall'incarico, si è nuovamente acuito.
I consiglieri del PdL Sicilia rivendicano "la legalità sugli atti amministrativi relativi sia alla lottizzazione che pare sia oggetto dell'indagine sia a una variante urbanistica precedentemente destinata ad impianti eolici e oggi probabilmente da destinarsi a impianti fotovoltaici senza il preventivo esame e parere della Commissione». Il PdL Sicilia si chiede inoltre come mai "solo oggi il gruppo Sud si accorga della presunta illegittimità della variante in questione censurando di fatto l'attività del presidente del Consiglio, del vicesindaco e dell'assessore all'Urbanistica" e critica l'amministrazione comunale per aver fatto venire meno, all'ultima seduta, il numero legale invece di affrontare a viso aperto la questione. Il sindaco Ciro Caravà replica che non ha alcuna intenzione di dimettersi in quanto ha a suo dire ben operato per la città e che solo «chi sbaglia deve pagare i propri errori».
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