Il provvedimento restrittivo scaturisce da una querela sporta dalla vittima presso l’Arma di Salemi che, a sua volta, ha 
avviato delle indagini per riscontrare la fondatezza ed il tenore delle violenze denunciate dalla ragazza.
Da tali accertanti è emerso che Rizzotto, da oltre un anno, quindi già prima che si interrompesse il rapporto di convivenza, maltrattava la ragazza con violenze psicologiche ed anche fisiche, come risulta da almeno tre referti di pronto soccorso acquisiti dagli inquirenti, che certificano che la vittima aveva riportato contusioni ed escoriazioni guaribili in due occasioni in 5 gg di prognosi e in un’altra in 10 gg di prognosi.
Il movente di queste violenze sarebbe stato una eccessiva e, a dire della vittima infondata, gelosia. Poi, dopo l’interruzione del rapporto, gli atti persecutori messi in atto da Rizzotto – costituiti da gravi minacce, permanenze sotto casa, pedinamenti – sarebbero stati invece finalizzati ad indurre la vittima a tornare a convivere con lui.
Dopo la notifica del provvedimento di cattura e le formalità di rito, Michele Rizzotto è stato associato alla casa circondariale di Marsala, in attesa di essere lì interrogato e avviato ai successivi atti del procedimento penale a proprio carico.
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