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05/05/2011 05:44:48

Vigili urbani di Marsala. L'ex comandante La Rosa ottiene il giudizio abbreviato

infatti radicalmente cambiato strategia difensiva e hanno chiesto - e ottenuto - il rito abbreviato per il loro assistito e per altri due vigili urbani coinvolti nell'inchiesta, Anna Licari e Leonardo Angileri.  All'inizio, invece, i legali di La Rosa avevano comunicato di voler seguire le vie del processo ordinario. Quando però le richieste di rito abbreviato sono state respinte per tutti gli altri indagati, allora il collegio di difesa ha pensato di chiedere per La Rosa l'abbreviato. "Il nostro obiettivo - spiega Giovanni Gaudino - era evitare che di questa vicenda si facesse una specie di maxiprocesso. Con l'abbreviato accorceremo i tempi del processo, e ci sarà anche maggiore attenzione sull'operato dell'ex comandante". Il 24 Maggio la requisitoria del Pm, poi il 28 Giugno la parola alla difesa.

9,00 - Il gup del Tribunale di Marsala, Annalisa Amato, nel corso della precedente udienza ha respinto  la maggior parte delle richieste di processo con rito abbreviato «condizionato» avanzate, in febbraio, da 15 dei 22 vigili urbani per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per omissione di atti d'ufficio. Il gup ha ammesso all'abbreviato soltanto un paio di imputati e oggi se non ci saranno richieste di abbreviato non condizionato, si dovrà decidere sulla richiesta della Procura. Tra coloro che avevano chiesto il rito alternativo non figurava l'ex comandante Giuseppe La Rosa. Anche per lui, quindi, il gup dovrà decidere tra il rinvio a giudizio e il proscioglimento.
Le indagini che hanno messo nei guai con la giustizia i 22 vigili sono state coordinate dal procuratore della repubblica Alberto Di Pisa. A condurle, invece, sono stati i militari della pg della Guardia di finanza. Diversi i casi di «omissione» contestati dall'accusa. I vigili non avrebbero, in particolare, elevato contravvenzioni a commercianti abusivi che da anni operano nelle vie e nelle piazze della città, né proceduto al sequestro della merce (prodotti alimentari e non) posta in vendita. Non avrebbero, inoltre, multato automobilisti indisciplinati, non avrebbero contrastato il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, né impedito il commercio ambulante abusivo nei pressi del mercato ittico di via Garibaldi, né adottato iniziative volte a bloccare lo stato di degrado e illegalità nella zona dello stadio.
 Tra gli indagati figuravano anche Mario Bondice e Luca Isacco. Ma questi hanno fornito prove che hanno convinto la Procura a non chiederne il giudizio, e quindi la loro posizione è stata archiviata.