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13/07/2011 04:27:21

Tensioni, liti e un'ambulanza nell'udienza di ieri nel processo sulla scomparsa di Denise Pipitone

A causa di duri scontri verbali il presidente del collegio giudicante, Riccardo Alcamo, ha dovuto sospendere due volte l'udienza nell'arco di circa 45 minuti. La prima volta l'ha fatto a seguito di un alterco tra due legali, l'avvocato Gioacchino Sbacchi, difensore di Jessica Pulizzi, 24 anni, sorella, per parte di padre, della bambina rapita e accusata di concorso in sequestro di minorenne, e l'avvocato Luisa Calamia, difensore di parte civile per Tony Pipitone, ex marito di Piera Maggio, madre di Denise. la seconda sospensione c'è stata dopo un diverbio tra l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile per Piera Maggio, e il presidente Alcamo. È anche intervenuto il «118» perché la testimone Maria Rosa Pulizzi, sorella di Piero Pulizzi padre di Denise, infermiera caposala nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Mazara del Vallo, ha avuto un malore durante una pausa dell'udienza. Dopo l'intervento dei sanitari la donna si è sentita meglio e ha continuato la testimonianza.

Maria Rosa Pulizzi ha raccontato che il giorno della scomparsa della bambina era in servizio in ospedale. «Mi telefonò mio fratello», ha detto in aula, «per chiedermi se potevo informarmi se al Pronto soccorso era arrivata una certa Denise Pipitone, che allora non sapevo chi fosse. Io mi informai e gli dissi che non risultava nulla. Poi, quando sono uscita, poco prima delle 15, ho visto degli elicotteri che giravano in cielo», ha aggiunto la donna rendendo la sua testimonianza, «pensavo ad una retata, ma una persona mi ha detto che si era persa la figlia di un'amica di mio fratello. Fu mia madre, circa 15 giorni dopo la scomparsa della bambina, a dirmi che Denise era figlia di mio fratello Piero». L'avvocato Frazzitta, legale di parte civile, ha sottolineato che tra la teste e il fratello nel pomeriggio del primo settembre ci furono diverse telefonate, ma che purtroppo non erano state ancora disposte le intercettazioni. Nel corso della testimonianza, sia il pm Giacomo Brandini che gli avvocati di parte civile hanno evidenziato contraddizioni con quanto affermato, in fase d'indagine, da altri testi.