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19/09/2011 04:30:09

Ecco tutte le spese di "mamma" Regione

Per cui diventa d’obbligo, per mamma Regione, provvedere, non ad uno, ma a ben cinque “corsi base di diritto pubblico”. Il tutto al costo di 46.431,40 euro.
Quella sui corsi di diritto pubblico è  solo una delle voci presenti nell’elenco delle spese sostenute dalla Regione e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (che potete consultare qui). E dentro c’è di tutto, come in una lista della spesa.
Spiccano i 4.773 euro per curare il giardino degli uffici romani. O i fondi per la gestione di Parco d’Orleans: 375.000 euro la quota per il primo trimestre dell’anno 2011. Ci sono i contributi a diverse associazioni sportive. Come la Newsquash Club di Catania: 3500 euro.  
Come una casa, come una grande, grandissima famiglia. Si rompono 5 copri-water? Ci pensa la Regione: 480 euro. C’è bisogno di un forno elettrico? Ci pensa la Regione: 1902 euro. Ci vogliono 10 lampade alogene da tavolo? Ci pensa la Regione: 1560 euro. E per Regione, si intende mamma Regione, che alla fine siamo noi contribuenti.
Poi ci sono altri acquisti per gli uffici. Con 2272,10 euro, abbiamo comprato 35 alimentatori, 20 mouse, 30 dischi fissi. E tornando ai funzionari impantanati nelle scartoffie, le fotocopiatrici sono il sale di ogni ufficio. Per noleggiarne una a colori la spesa è stata di 7920 euro.
Fra le spese della Regione, e in particolare dell’ufficio di Presidenza, ci sono poi i servizi fotografici realizzati a Roma: 700 euro a Marco Ravagli fra marzo e aprile.  Poi però si opta per l’acquisto di una macchina fotografica: 3390 euro. Fotografie, ma anche riprese tv a Bruxelles: 635 euro alla Watch Tv.
E poi via via altre spese per contributi a fondazioni, società e associazioni. Per l’assistenza della Kpmg sono stati versati 626.577 euro. Oppure i progetti. Come il  Progetto Monitoregione Sicilia della Fullresearch: 30 mila euro. Senza dimenticare le campagne di comunicazione, come quella della Memseas, costata 20.400 euro. E gli abbonamenti a giornali, riviste per tenersi informati: 16.353,75 euro per l’abbonamento di aprile-giugno del notiziario Italpress.
E come ogni grande famiglia che si rispetti ci sono le spese per luce (16.000 euro all’Enel per maggio-giugno ad esempio); gas (era di 4.872 euro una fattura dell’Amg Gas ad esempio), benzina (spiccano le tre tranche del costo del carburante per le autoblu: alla Kuwait Petrolum Italia da 32.000, 38.000 e 36.000 euro), e poi diverse spese per telefonia mobile, telefonia fissa, internet, riparazioni varie, gommista, meccanico.
Per non dimenticare gli stipendi, i compensi per i consulenti, i rimborsi per le missioni dei dipendenti che possono essere di una trentina d’euro, oppure superare i 500.  I rimborsi per piccole spese, gli acquisti di cancelleria. Insomma tutto come una grande famiglia. Con qualche spreco in più.

Francesco Appari