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18/11/2011 05:14:16

Da Carini ad Inguì. Il punto su candidature e trattative per la corsa alla sindacatura

Fatto il Governo Monti, c’è un elemento di chiarezza in più che permette ad ognuno di fare il suo gioco e le proprie strategie. Pare infatti che prima di Maggio non si andrà a votare per le elezioni politiche. Ma regna comunque una gran confusione. Fluidi sono i schieramenti e le alleanze, nessuno  tra i partiti tradizionali sembra avere l’asso nella manica. Ognuno è in attesa di qualcosa, e sembra che tutto possa subire un accelerazione a Gennaio 2012. Prima, è difficile che qualcosa si muove.

Nel centrodestra.  Renzo Carini, attuale Sindaco di Marsala, tentenna. Un giorno dice che si ricandida e un giorno no. Diciamo che ha una voglia matta di essere ricandidato, solo che non ha nessuno che è in grado di farlo e, soprattutto, di sostenere una campagna elettorale che sarà difficilissima. Attualmente Carini può contare sull’appoggio del Pid (cioè degli ex Udc che sono usciti dal partito al seguito di Mannino e Romano), di Forza del Sud di Miccichè e soci, e di Fratelli d’Italia, fenomeno tutto marsalese. Ben poca cosa. E’ per questo che lui continua a dire di essere candidato nel Pdl. Il Pdl non lo vuole, su questo i coordinatori provinciali, D’Alì e Cristaldi, sono stati molto chiari. Ma lui spera in un intervento divino di Angelino Alfano che lo riconosca candidato del centrodestra,  e lo imponga al territorio, in assenza di alternative.

Perché il problema del centrodestra è proprio questo: non vogliono più Renzo Carini sindaco, ma non hanno alternative più credibili e concrete. Non è cresciuta nulla nel Pdl in questi anni. L’unico nome che gira è sempre lo stesso: Paolo Ruggieri, al momento assessore della Giunta provinciale di Mimmo Turano. Ruggieri si candiderebbe, se il partito glielo chiede, ma sa già che si tratterebbe di una strada tutta in salita. Se non c’è Carini candidato, si tratta comunque di fare i distinguo con al precedente amministrazione di centrodestra. Se Carini invece è candidato, si tratta di un gioco fratricida e al massacro.

Tra i due litiganti, chi gode? Apparentemente Giulia Adamo, da due anni ormai candidata per l’Udc alla carica di Sindaco. Ma siamo sicuri che alla fine si candiderà davvero? Ci sono alcuni indizi che lasciano pensare il contrario. Innanzitutto, lunedì 14 Novembre doveva venire a Marsala Pierferdinando Casini, ad investire Giulia Adamo della candidatura a Sindaco. Casini non è venuto, a causa della crisi parlamentare, ma è sembrato strano a tutti che non sia stata annunciata subito una nuova data. Una circostanza che non è passata inosservata.
Insieme ad un’altra. E cioè che mentre prima Adamo si proponeva quale candidato dell’alleanza Terzo polo – Pd, ora ha cambiato leggermente schema , e si presenta come candidato a Sindaco dell’Udc “ e di chi ci sta”. Segno che qualcosa tra gli alleati è cambiato.

Il fatto è che, come è chiaro a tutti, all’interno del Terzo polo la candidatura di Adamo è sostenuta solo da lei (cioè dal suo gruppo, che è comunque un gruppo di lavoro molto importante), ma né l’Mpa, ne Futuro e Libertà la vogliono sostenere. E stanno alla finestra in attesa che arriva qualcuno dalla società (Salvatore Ombra?) a candidarsi a Sindaco per ufficializzare il loro sostegno a quest’ultimo. Ombra non vorrebbe candidarsi, ma in questi giorni si sta facendo sempre più insistente il pressing nei suoi confronti da parte di colleghi imprenditori e professionisti.

Adamo in questo momento è sola, con l’Udc, e con i resti del Pd. Il Pd si è giocato la città di Marsala nei tavoli degli accordi regionali. Ormai è da un anno che Baldo Gucciardi e Camillo Oddo, deputati regionali e reggenti del Pd in provincia di Trapani, hanno fatto l’accordo con il Terzo polo. Per  tenere fede agli impegni presi hanno fatto di tutto, creando un impasse senza precedenti nel loro partito. Il gioco vale la candela, forse. Poi  è arrivata però Rita Borsellino, che a Palermo si candida a Sindaco di centrosinistra mandando a quel paese il terzo polo. E per il Pd è iniziato un dramma. Perché rischiano di saltare tutti gli accordi.
Per farla breve, alla fine il Pd sarà costretto non solo a trovarsi un candidato a Sindaco, ma anche lì si prepara una lotta fratricida con Anna Maria Angileri, che dopo essere stata “posata” dai vertici del partito si prepara a candidarsi a Sindaco con intenti vendicativi.

E a sinistra del Pd? Sono sempre fermi. Hanno deciso di non fare le primarie, anche loro. Stanno lavorando, Italia dei Valori, Sinistra e libertà, Rifondazione Comunista, per riuscire a fare magari una lista di consiglieri comunali. E aspettano sempre una risposta da Salvatore Inguì, coordinatore provinciale di Libera, che all’inizio aveva detto no, ma che sembra averci ripensato dopo la candidatura a Palermo di Rita Borsellino. Pare che la risposta sia attesa per domani…



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