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21/11/2011 14:00:46

Scrive Diego Maggio: "Un derby tra vincitori"

Ma la gente, nel nostro piccolo mondo (che è paese, come dovunque) si appassiona a queste cose, più che ai dibattiti parlamentari su Mari-o-Monti e allo spread fra i BTP e i bund  tedeschi.
Dico anch’io la mia: quale cittadino del mondo, ma anche quale marsalese orgoglioso e siciliano irredimibile.
Io in questa terra ci sono nato e, quando la promuovo, non ne traggo alcun utile. Lo faccio solo per passione.
Ogni luogo si sente magari l’ombelico del mondo, ma certamente ha diritto alla sua identità.
Io lavoro a Trapani, ogni giorno da 14 anni a questa parte, vi conto molti amici. Ben 14.000 trapanesi-ericini mi hanno votato quando fui candidato al Senato nel '96. Dopo essere stato io Presidente dello “S.C. Marsala 1912” e vinto il campionato Interregionale del ’95, i sostenitori granata mi riconobbero sportività e qualcuno mi voleva addirittura a dirigere il Trapani.
Se vedo una foto del rinnovato bel porto o della Colombaia o della Torre di Ligny, non la didascalizzo come un sito marsalese per far bella figura.  Quando nei miei libri inserisco qualche immagine dei vigneti di Regalbesi o di Fulgatore (eppure i vigneti sono quasi tutti uguali, un po' dovunque), non scrivo che si tratta di terreni compresi nella provincia del Marsala.
Perché, allora, Linea Blu e alcune cartoline illustrate, quando ritraggono il suggestivo paesaggio con i mulini a vento che fronteggiano Mozia, parlano di “Saline di Trapani” ?
Il mio non è provincialismo (ne sanno qualcosa Ryanair e Millemiglia) nè campanilismo, ma pretesa di onestà intellettuale. E mi rammaricherò con quelli della Rai per aver loro fatto il gioco di chi (e so chi è e perchè) ha voluto ancora oscurare Marsala.
Così come mi schiero a fianco di chi vuol chiamare Trapani/Marsala l'aeroporto di Birgi (per la resurrezione del quale mi onoro di aver davvero lavorato tanto).
La pista di atterraggio del “Florio” è equidistante da Piazza Loggia e da Via Fardella. E i bus-navetta devono partire nelle due direzioni, ogni volta che dagli aerei sbarcano passeggeri.
So bene che la competizione, nel mercato del turismo, non è fra città contigue: bensì di tutto un territorio nei confronti di tutto il resto del mondo.
E gli insulti di certe “tifoserie” non appartengono al mio modo di concepire le relazioni.
Ma smettiamola con le pietose bugìe e con le mezze verità.
Dotiamo pure Marsala di un porto degno.
Facciamo qui le regate, almeno quelle “garibaldine”.
Portiamo pure qui l'autostrada dentro casa.
Scopriamolo finalmente questo benedetto Parco Archeologico!
Giochiamo ad armi pari, diamo a tutti le stesse opportunità.
Detto questo, si sappia non ce l'ho con i “cugini” trapanesi. Bensì con i politici marsalesi contemporanei : autentici pigmei in un mondo di watussi, agnellini in un bosco di lupi, quartàre di coccio tra vasi di ferro.
Ma cominciamo tutti a pensare in grande, a … volare alto !
Riscattiamoci dalle astiosità. Solo così vinceremo tutti.
Rilanciamo insieme la portualità turistica della Sicilia occidentale!
Incentiviamo il noleggio di catamarani, motoscafi e jet privati.
Portiamo i turisti nelle nostre Cantine vinicole dopo avergli fatto sorvolare Erice, Segesta, Scopello, Selinunte e le “mie” saline.
Lavoriamo per connettere Favignana, Levanzo e Marettimo in elicottero e in idrovolante, sia da Marsala che da Trapani. Imponiamo la nave veloce e l’aliscafo tutto l’anno da e per Pantelleria.
Pretendiamola questa metropolitana ferroviaria di superficie.
Esigiamo una “bretella” stradale funzionale e sicura.
Facciamola questa bella Tra. Ma.
E in attesa che, dopo la doc Erice, nasca anche la doc Trapani,  brindiamo con un grande Passito e con un glorioso Marsala: che appartengono a tutti. A tutta l’Italia !
Diego  Maggio