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22/12/2011 05:16:42

Quella multa cancellata costa a Ferrantelli una condanna ad 8 mesi...

Una condanna che deriva da un episodio scoperto dagli inquirenti a margine dell'inchiesta ben più corposa che il 5 Marzo 2007 portò all'arresto di Ferrantelli in merito alle indagini sul centro commerciale che la società Ulisse Srl intendeva realizzare a Marsala. 

In pratica, gli uomini della sezione di polizia della Guardia di Finanza scoprirono che - tra le altre cose - Ferrantelli era riuscito a farsi cancellare una multa per divieto di sosta che era stata comminata a sua moglie.

E venerdì scorso è arrivata la condanna proprio per falso, ad 8 mesi di reclusione. Con Ferrantelli condannati anche i due vigili urbani che erano finiti nei guai per via della multa prima scritta e poi cancellata indebitamente, e cioè Giuseppe Miccichè e Giuseppe Sammartano. 

 L'auto di Ferrantelli era stata parcheggiata in un tratto di via Libertà in cui non era consentita la sosta. Una pattuglia di vigili passò da quelle parti ed elevò la multa, poi annullata. La vicenda venne fuori dalle intercettazioni effettuate nel corso delle indagini.

A difendere i tre imputati condannati è stato l'avvocato Paolo Paladino, che difende Ferrantelli anche nel processo in corso per il maxi-centro commerciale. Un'inchiesta che il 5 marzo 2007 deflagrò con gli arresti domiciliari disposti per l'ex presidente del Consiglio comunale (al momento dell'arresto assessore provinciale)  per l'amministratore della società «Ulisse» di Palermo, Giuseppe Ventura, e per il suo referente marsalese, il mediatore d'affari Francesco Pulizzi. I tre sono accusati di corruzione. Sotto processo anche altri politici, Pasquale Surace, Francesco Di Marco, Giuseppe Fazzino e Tiziana Esposto, nonché l'ex ingegnere capo del Comune Rosario Esposto e l'alcamese Antonino Coraci.