Numerose le sigle che hanno condiviso e sottoscritto questo Patto di legalità proposto dal Comune di Erice: Confindustria Trapani, Istituto Autonomo Case Popolari Trapani, ANCE, Cisl, Cgil, Uil, Confcommercio, Confesercenti, CNA, CIA, Camera di Commercio, Ordine Consulenti del lavoro, Sindacato Consulenti del lavoro, UPIA Casartigiani, Collegio dei periti industriali.
“Il messaggio innovativo che passa con la sottoscrizione del Protocollo – dichiara il Sindaco di Erice Giacomo Tranchida – è proprio quello di sedersi e fare sistema pubblico-privato con tutte le parti sociali e tracciare la strada da percorrere insieme per far crescere il territorio, partendo dal lavoro, dalla sicurezza e dalla legalità per giungere allo sviluppo. La numerosa presenza di tutte le parti e delle organizzazioni interessate, da quelle di categoria a quelle sindacali, è il segno che questa esigenza era avvertita un po’ da tutti. Il grande risultato di questa intesa sancita oggi è che le imprese aggiudicatarie e/o che si aggiudicheranno i lavori relativi agli investimenti da realizzare all’interno della ZFU (allo stato, pari a oltre 37.000.000€) avranno l’obbligo di rispettare i contenuti del protocollo sottoscritto che prevede, tra i punti fondamentali, l’obbligo di utilizzare almeno il 30% della manodopera residente all’interno dell’area della ZFU di Erice (San Giuliano – San Cusumano e Trentapiedi). Fra queste – conclude Tranchida -, oggi la prima sottoscrizione del protocollo da parte della ditta ESIT SpA (concessionaria, fra l’altro, della realizzazione del Campus Universitario). Un altro punto fondamentale dell’odierno accordo è quello di garantire la sicurezza e salute dei lavoratori, supportando laddove possibile, ognuno per il proprio ruolo, gli enti istituzionali a ciò deputati; il tutto riconoscendo un ruolo fondamentale alla formazione in materia di sicurezza”.
Il Presidente di Confindustria Trapani Davide Durante dichiara grande soddisfazione per il Protocollo siglato oggi ed auspica che presto potranno essere finalmente avviati gli investimenti previsti dalla normativa sulle Zone Franche Urbane. “È stato fatto un lavoro certosino – dichiara Durante – per riuscire ad ottenere il riconoscimento della Zona di San Giuliano tra quelle che rientrano nelle Zone Franche Urbane finanziabili. Ne potrà derivare un’importante spinta verso lo sviluppo che farà ripartire, finalmente, il settore dell’edilizia che, anche quest’anno, continua a registrare un’emorragia di nuovi disoccupati”.