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30/04/2012 04:21:44

Le Poste fanno il ponte. In provincia di Trapani, undici uffici postali "chiusi per ferie"

Quindi, oggi, se volete andare a pagare una delle bollette salatissime (sono aumentate di tanto) che vi sono arrivate di acqua, luce o gas, pensateci bene. Perchè molti uffici postali oggi osservano un giorno di chiusura per "ferie". Legittimo, per carità. Ma di recente gli utenti delle poste hanno avuto tanti disagi. Non basta avere il sistema informatico che va in tilt bloccando tutti gli sportelli, o la cronica carenza di personale, adesso ci si mette pure il ponte. Nel Trapanese chiuderanno i battenti 5 uffici del turno pomeridiano (Castellammare, Marsala, Paceco e Trapani) e altri 11 uffici: Guarrato, Valderice 2, Crocevie, Bruca, Balata di Baida, Matarocco, Paolini, Nubia, Ulmi, Castelluzzo e Ballata.

Una decisione aziendale che, pur favorendo il ponte a diversi lavoratori di Poste, evidenzia la carenza negli organici degli sportellisti  lasciando molti comuni e realtà prive dei servizi postali per l'intera giornata del 30 aprile, peraltro giorno di fine mese.

Ancora una volta si chiudono con semplicità, indifferenza, superficialità uffici postali che erogano servizi.

Nessuna interruzione del servizio è stata annunciata nelle attività di recapito della corrispondenza nella giornata del 30 aprile, anche se l’azienda pur di raggiungere l’obiettivo delle ferie ha autorizzato l’assenza di personale che si tradurrà nel mancato recapito della corrispondenza in diverse località 

''Crediamo che dietro a questa scelta oltre che una logica di tagli, ci sia anche la volonta' di testare con i cittadini e le istituzioni-  afferma sindacalista  Emanuela Bizi - un consistente ridimensionamento della presenza postale. Non era mai successo prima e quindi abbiamo deciso di muoverci, non certo per mettere in discussione il giorno di ferie in piu' concesso ai dipendenti, ma per chiedere all'azienda spiegazioni sulle sue scelte, non solo sul 30 aprile, ma anche sui pesanti disservizi dello scorso 16 aprile e delle annunciate chiusure di diversi uffici, alcuni dei quali in comuni dotati di un solo sportello''.
 ''Tutto questo - conclude Bizi - nonostante l'utile di 846 milioni registrato nel 2011 dall'azienda. Poste italiane intende proseguire su questa strada? Le risposte che abbiamo ricevuto non sono state certo rassicuranti''.

«Ad essere colpiti, in maniera più grave – dice il segretario territoriale della Cisl-Slp, Giuseppe Ferrante – saranno gli abitanti dei piccoli comuni delle aree rurali e periferiche, co utenti costretti per sopperire ai disagi a spostarsi da un territorio all’altro». Ma non è tutto. «Lo stesso – sottolinea l’esponente sindacale – avverrà per i servizi postali. Molte strutture di recapito, di tutta la provincia, rimarranno ferme, restando, pertanto, scoperte moltissime zone di recapito, collocando il personale in congedo, soddisfacendo le esigenze di budget aziendale, non garantendo anche in questo caso i servizi alla clientela.  I disservizi, invece, di essere sanati, sono in aumento e i tagli continuano in particolare a colpire proprio le zone più periferiche, con il risultato di interrompere il servizio pubblico, a danno della clientela r dell’immagine dell’azienda».



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