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29/06/2012 15:29:11

Scrive Maria Luisa Famą, sul materiale utilizzato nell'area archeologica di Capo Boeo

Il materiale in questione consiste in “Acciaio Corten”, un materiale naturale, intrinsecamente ecologico, riciclabile al 100%; esso possiede una bassa conduttività termica ed un’alta resistenza alla corrosione atmosferica che assicurano una lunga durata dei manufatti e bassi costi di manutenzione.
L’effetto rugginoso che manifesta è intenzionale: può piacere o no, ma così è stato scelto dal progettista dei lavori, architetto Giovanni Nuzzo, in accordo con l’allora Soprintendente di Trapani, architetto Giuseppe Gini..
Peccato che l’autore della mail non sia riconoscibile e mi piacerebbe molto sapere chi sia. Infatti la non condivisione delle scelte di coloro che operano nei Beni Culturali non è un peccato e sarebbe giusto un confronto diretto, ma forse questo non lo interessa, forse è animato da uno spirito “satirico” mirato solo a disprezzare, denigrare e offuscare il lavoro degli altri. Forse appartiene alla “squadra” di quelli che spesso si schierano contro questo Parco con attacchi gratuiti e infondati sui giornali. Lo stile, anche della scrittura stessa, comincia ad essere riconoscibile.
A questo devo aggiungere che il vostro lettore e scrittore, piuttosto che essere contento di avere potuto visitare l’area archeologica ancora prima della sua apertura ufficiale (i lavori sono ancora in fase di collaudo), si lamenta dei manufatti realizzati a servizio dei monumenti archeologici. Evidentemente non si ricorda neppure che prima del 15 settembre del 2010 l’ingresso all’area di Capo Boeo era interdetto al pubblico e consentito solo saltuariamente agli studiosi o agli amici. Da quando è stato istituito il “Parco archeologico ed ambientali presso le Isole dello Stagnone e delle aree archeologiche di Marsala e dei Comuni limitrofi”, che mi onoro di dirigere, la mia prima preoccupazione è stata quella di aprire al pubblico il Capo Boeo, ma si sa, c’è pubblico e pubblico.

Maria Luisa Famà

                                                                             Direttore del Parco
archeologico ed ambientale presso le Isole dello Stagnone
e delle aree archeologiche di
Marsala e dei Comuni limitrofi