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09/08/2012 04:35:00

Eleonora Lo Curto sul caso del lido di S. Teodoro: "Nulla di oscuro né di riprovevole nel mio comportamento e in quello del Sindaco"

“Non ho mai detto che la Sig.ra Nizza mi minacciava – scrive in una nota la Lo Curto - ma come dichiarato alla dott.ssa D'Alessandro che conduce l'inchiesta, mi sono interessata della vicenda del Lido San Teodoro per capire se, nel rispetto delle leggi e in attesa del pronunciamento del T.A.R. avverso il provvedimento di revoca della concessione demaniale definitiva proposto da O. Nizza, fosse possibile che l'Ass.to Regionale Territorio ed Ambiente potesse disporre una proroga dei termini di sgombero. Personalmente come dichiarato al P.M., ho provato una rabbia infinita per il fatto che i titolari di una concessione definitiva si fossero per colpa loro, lasciati portar via "il lavoro e il futuro nel quale tanto avevano creduto e investito. Ho aggiunto anche che per questa ragione li ho trattati male e persino messi alla porta, ma che di fronte al loro disperato grido d'aiuto ho provato una pena indicibile e per questo ho provato a parlare con l'Amm.ne Regionale. Ho detto al P.M. che O. Nizza e G. De Vita mi hanno tormentata, ma ho puntualizzato al contempo che il loro comportamento non è mai stato né minaccioso né vessatorio, quanto espressione del disperato e reiterato tentativo di essere aiutati a non perdere l'unica fonte di sostentamento della loro famiglia”. Pressanti si, ma per necessità...

Per quanto riguarda il processo per estorsione a carico di Ombretta Nizza la Lo Curto precisa che non ne era a conoscenza, lo ha saputo ad elezioni concluse. Eppure la vicenda si trascina da diversi anni. De Vita nel 2008 venne anche arrestato per estorto 16 mila euro a tre camionisti che dovevano attraversare la spiaggia per raggiungere l’Isola Lunga. I camionisti che hanno denunciato la coppia hanno riferito che i gestori del lido pretendevano dei soldi come "risarcimento danni" ogni volta che passavano da lì. E dopo la denuncia, i camionisti sarebbero stati anche minacciati.

A saperlo prima magari non l’avrebbe candidata: “Al riguardo preciso che per le inimicizie di cui si é circondata la Sig.ra Nizza ha fatto perdere alla lista più consensi di quanti non né abbia portati (circa 30).Il risultato elettorale é il frutto dell'impegno di 30 candidati e se non si fosse candidata la Sig.ra Nizza certamente avrei avuto la possibilità di candidare un'altra persona”.

L’Assessore ritorna sull’interrogazione fatta da Giulia Adamo il 31 Gennaio scorso all’Ars per chiedere il ripristino della concessione demaniale ai coniugi Nizza – De Vita: “Richiamo quanti hanno da ridire sull'interrogazione dell'On.le Adamo che, molto correttamente e legittimamente, interroga l'Ass.to Regionale Territorio ed Ambiente per sapere come sia possibile che nella R.N.O. dello Stagnone di Marsala, istituita per la tutela dell'ecosistema, possano transitare mezzi meccanici altamente inquinanti come i camion usati per il trasporto del sale che non possono avere e di fatto non hanno alcuna autorizzazione. Per altro è paradossale e incredibile che nell'ordinanza di revoca l'Ass.to scriva che le strutture ludiche che la Nizza aveva collocato nell'arenile, senza autorizzazione, ostruivano il passaggio dei camion. E se non è storia di azzeccagarbugli , e poco ci manca, certamente è storia dei paradossi propria di questa terra di cui Pirandello bene ha rappresentato la controversa anima".

Ma di chi sono questi camion? Della Sosalt, l'azienda storica della famiglia D'Alì.Il trasporto del sale è, di anno in anno autorizzato dalla Provincia di Trapani, Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata “Isole dello Stagnone” all’interno della quale sia le saline che lo specchio acqueo ricadono (Zona A), così come la battigia del litorale di San Teodoro (Zona B di pre-riserva). La salicoltura è tra le attività che sono non solo consentite, ma che dovrebbe addirittura essere protette e incentivate all’interno dell’area di Riserva. Ogni anno vengono raccolti 15mila tonnale di sale, ma per la Lo Curto "sorgono inevitabili e prepotenti alcune domande: Come leggere e interpretare l'assordante unanime silenzio che fa da cassa di risonanza al rumoroso cigolio del motore dei camion che fa scappare i fenicotteri rosa per far nidificare i quali è stata istituita la R.N.O. dello Stagnone? Come non avvertire la puzza che si diffonde nell'aria per l'asfissiante rilascio di pericolosi gas di scarico che fuoriescono dalle vecchie marmitte dei logori camion? Perché nessuno ha mai denunciato il reato ambientale, la violazione del codice di navigazione, il danno all'ecosistema prodotti da questo pesante ma straordinariamente "invisibile" passaggio di camion? Eppure indubbiamente tutti hanno vista e olfatto e conoscono le leggi che portano all'istituzione della R.N.O. in questa Regione. Tutti sanno e nessuno parla: Istituzioni, Associazioni Ambientaliste, Verdi, Organi di Stampa… cittadini. Nessuno sa e soprattutto vuole sapere quale possibile disastro ambientale si consuma in quel pezzo di paradiso terrestre, ineffabile trionfo della luce e del colore che madre natura ha racchiuso nello scrigno dello Stagnone". La lobby dei salinari colpisce ancora?