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17/09/2012 04:58:45

Salemi: i debiti di Sgarbi, i tagli, l'aumento dei tributi. Il bilancio prevede grandi sacrifici

Il carnet degli argomenti era piuttosto ampio. Su tutti dominava però il Bilancio, con gli effetti pesantissimi che ricadranno sulle spalle dei cittadini. Su gli altri temi ritorneremo con i prossimi servizi. Il Bilancio di Previsione sarà approvato quanto prima, mentre per quello Consuntivo relativo all’anno 2011si prevede che ci vorrà ancora del tempo. Parrebbe infatti che i Revisori dei Conti si trovino alle prese con una intricata ricerca di documentazione e pezze d’appoggio per le spese sostenute nell’esercizio finanziario dello scorso anno. Una cosa sembra certa. Quello che i Commissari si apprestano a varare prossimamente sarà un Bilancio di Previsione "lacrime e sangue", un termine fin troppo adusato si dirà, ma che mai come in questo caso rende il concetto più aderente alla realtà. Senza volere alimentare allarmismi, è bene però che i cittadini lo sappiano fin d’ora. Una pesante scure si abbatterà sulle nostre risorse finanziarie. E del resto è stato lo stesso prefetto Leopoldo Falco a sottolinearlo, dimostrando l’onestà intellettuale che lo contraddistingue. Per il Presidente della Commissione infatti la “manovra comporterà sacrifici per diversi motivi: siamo in presenza di un consistente numero di debiti fuori bilancio, da un lato. E dall’altro dobbiamo fare i conti con la drastica riduzione dei trasferimenti statali e regionali”. I numeri impietosi del resto ce li fornisce il commissario Vincenzo Lo Fermo, che del terzetto è l’esperto economico e che funge da Assessore al bilancio, per intenderci. Che precisa “ i debiti fuori bilancio ammontano ad un milione e mezzo di euro, il taglio dei trasferimenti statali è di 1.815.000 euro quelli regionali a 430mila euro. Sommati, superano i 2.245.000 euro. Il quadro è questo e purtroppo è con questi numeri dobbiamo lavorare!” Da rabbrividire, aggiungiamo noi. Il prefetto Falco non ha dubbi: “Sono tagli questi che in un Comune con un bilancio da 20 milioni di euro risultano particolarmente gravosi” . Come uscirne? E qui cominciano le dolenti note per il cittadino, che si trova a pagarne le conseguenze, spesso senza averne colpe. Da una parte queste entrate compensatorie dovranno pur venire. Tutto dipende a quali fasce sociali si farà ricorso. Una parte del calo dei trasferimenti statali e regionali i revisori dei conti stanno pensando ad un aumento dell’addizionale Irpef. Presumono che per incrementare le entrate di 450mila euro almeno che sarà necessario ritoccare l’aliquota dallo 0,30 allo 0,50% . Un aumento non di poco conto, come si vede. Ma pende come la spada di Damocle la questione dell’Imu. “Cercheremo di non innalzare l’Imu”, ha assicurato il dottor Fermo. Dovrebbe quindi rimanere l’aliquota statale del 4x1000 prevista. Ma incombe il pericolo dello sforamento del patto di stabilità interno, qualora non si raggiunga un accordo con il ministero dell’Economia con il quale si sta trattando. In ballo ci sono 200 mila euro circa. Si vedrà. Ma la notizia che fa sobbalzare e che farà indignare cittadini e opinione pubblica, oltre alla montagna di debiti fuori bilancio sarà senza dubbio l’annunciato rincaro della Tia. Succede così che il costo della raccolta dei rifiuti urbani, già abbastanza esosa e fra le più alte d’Italia, subirà un ulteriore aumento del 30%. Per capire di cosa stiamo parlando, basti dire che attualmente il costo del servizio, peraltro carente e senza differenziazione, è più cara di quella di Milano, tanto per fare un esempio, grava per 190 euro su ogni singolo cittadino, o se si preferisce, su ogni componente di un nucleo familiare. Il tutto, perché la Belice Ambiente, una azienda gestita attualmente dal commissario liquidatore Nicola Lisma, ha ritenuto di dovere aumentare del 45% il costo del servizio erogato, passando da 1.300.000 euro per il 2011 a 1.900.000 euro per il 2012. Il tutto, mentre i fornitori di servizi e beni essenziali alla azienda fallita hanno comunicato di non poter “più garantire le riparazioni dei mezzi, la fornitura di carburante, e di quant’altro utile per la raccolta dei rifiuti dell’ATO TP2.” Il tutto, mentre i Sindacati stanno avviando le procedure per l’indizione dello sciopero del personale della società a causa del mancato pagamento della mensilità di agosto. Il tutto, mentre il rischio di una emergenza igienico-sanitaria si fa serio. Il tutto, mentre non si riesce a garantire il pagamento degli stipendi, dei contributi e dei fornitori essenziali per l’espletamento del servizio. Nel momento in cui scriviamo queste note, il commissario liquidatore Lisma ha ritenuto di comunicare che “ potrebbe verificarsi l’interruzione dei servizi di raccolta RSU nei vari Comuni e che il servizio sarà garantito soltanto fino ad esaurimento scorte di carburante con la speranza che i mezzi attualmente in funzione non si guastino”. Insomma è tollerabile che, comunque vadano le cose, il tutto deve scaricarsi sempre e inevitabilmente sulle spalle del contribuente vessato e gabbato?

Franco Lo Re