Difatti la commissione straordinaria nominata dal Ministero dell’Interno dopo lo scioglimento degli organi elettivi del Comune ha posto in essere una serie di delibere, regolamenti e pubblicazioni che rendono un comune quantomeno “normale” sotto l’aspetto burocratico e legale. Tra i tanti atti posti in essere dai commissari guidati dalla dott.ssa Esther Mammano c’è l’importante delibera di costituzione di parte civile nel processo che si tiene presso il tribunale di Marsala e che vede coinvolti l’ex Sindaco Cirò Carava (in carcere pure per associazione mafiosa) e due ex consiglieri comunali che lo sostenevano Antonino Di Natale e Giuseppe Napoli, tutti accusati di concussione ai danni dell’imprenditore mazarese Vito Quinci. Altro tassello di quest’opera di trasparenza è l’adesione al Protocollo d’Intesa stipulato tra il ministero dell’Interno, la prefettura di Trapani e tutti i comuni della provincia il 23 Luglio 2012 alla presenza del ministro dell’interno Annamaria Cancellieri. L’unico assente a quella riunione era il comune di Campobello, non avendo rappresentanti istituzionali, vista la resistenza dell’ex Sindaco Caravà a dimettersi nonostante fosse in carcere da ormai diversi mesi con accuse pesantissime.
Adesso la commissione straordinaria, dopo aver ricevuto una missiva del Prefetto dove si invitava ad aderire al protocollo, ha deliberato l’adesione del Comune di Campobello nel Protocollo “Antimafia” che prevede tra le tante iniziative quella di monitorare costantemente i percorsi di legalità che seguono i Comuni in diversi campi: appalti e forniture, utilizzo beni confiscati, assegnazioni di incarichi e consulenze, urbanistiche e ambiente, costituzione parte civile nei procedimenti ove l’ente è danneggiato/offeso.
Se la commissione straordinaria cerca di ristabilire la legalità a Campobello dall’altra parte continuano a sfuggire piccoli o grossi incidenti di percorso. Proprio sugli incarichi abbiamo qualche giorno fa pubblicato un articolo in cui un funzionario del comune conferiva un incarico ad personam senza effettuare nessun bando o selezione (potete leggere l'articolo qui). Ed è da segnalare che nonostante la classe politica sia stata azzerata, quasi tutti i dirigenti in servizio al Comune di Campobello, alcuni scelti da Caravà, sono rimasti a reggere le sorti di importanti settori del comune. Non a caso l’ufficio tecnico del comune è retto dal fratello dell’ex vicesindaco Agostino Montalbano e uno dei tecnici comunali dello stesso ufficio è il fratello dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Castiglione.