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29/12/2012 05:39:22

Primarie. Domani si vota per scegliere i candidati del Pd, e fare finta di scegliere quelli di Sel

I nomi verranno scelti su base provinciale. In provincia di Trapani, mentre appare blindata la candidatura di Nino Papania, senatore alcamese uscente, il secondo nome che potrebbe uscire dalle urne è quello di Annamaria Angileri, protagonista di molte battaglie a Marsala e in provincia, che hanno portato, non più di un mese fa, ad una clamorosa affermazione di Renzi in provincia di Trapani nelle primarie per la scelta del candidato premier.  La corrente ex Ds vicina a Camillo Oddo porta invece Giuliana Zerilli, militante e dirigente di lungo corso. 

Nel Pd intanto è scoppiata la guerra delle tessere.  Gli iscritti del 2011 al partito, i soli che hanno diritto a votare insieme a quanti si sono espressi anche alle primarie per indicare il candidato premier, si sarebbero moltiplicati negli ultimi giorni. E così anche la consultazione per scegliere i candidati alle Politiche del 24 febbraio si trasforma in uno scontro fra correnti. La tesi è che i circoli direttamente riconducibili ad alcuni big abbiano compilato in questi giorni tessere con data 2011, iscrivendo simpatizzanti che alle primarie dovrebbero sostenerli.

COME SI VOTA. I posti «papabili» sono soltanto due per le Politiche del 24 e 25 febbraio. Gli iscritti al partito e gli elettori del centrosinistra (Primarie del 25 novembre e ballottaggio del 2 dicembre) sceglieranno una parte dei candidati della lista per la Camera (Sicilia 1) e del Senato. Le primarie saranno provinciali, con il voto di genere. 

POLEMICHE A MAZARA. A Mazara, la città dove l'esito delle primarie del 25 Novembre è stato tra i più anomali, il consigliere provinciale Caterina Agate ha annunciato le dimissioni da coordinatrice del Pd locale. La decisione è stata assunta a seguito delle nomine del direttivo provinciale per i candidati alle Nazionali. Nella lista infatti non figura nessun candidato Pd mazarese. Caterina Agate, che aspirava di rientrare fra i candidati, ha così scritto: «A Mazara il Partito Democratico, fino alle ultime consultazioni, è riuscito sempre ad ottenere ottimi risultati in termini di consenso e di partecipazione. Ricordo - ha sottolineato - i 4.000 voti alle scorse provinciali, che alle scorse regionali è stata mantenuta la stessa percentuale nonostante il fenomeno del Movimento 5 Stelle; Mazara in provincia, dopo Alcamo, è la seconda città dove il Pd è più forte. Per tale ragione ritenevo fosse naturale che il Pd locale esprimesse una candidatura in occasione delle primarie per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche. Personalmente ho sempre operato nel bene del Pd e nell’ottica di far sempre il più possibile per la mia città».

SAFINA. Tra i candidati c'è anche Dario Safina, avvocato trapanese. Dichiara:  "Domenica 30 dicembre 2012, dalle ore 08,00 alle ore 21,00 i cittadini trapanesi, nonostante una legge elettorale volgare ed immorale, potranno scegliere gli uomini e le donne che il PD porterà in Parlamento. Difatti, per consentire loro di scegliere i rappresentanti del popolo, con uno sforzo organizzativo notevolissimo, è stato deciso di fare le Primarie . Già questo rappresenta un segno di cambiamento e di innovazione che distingue il Partito Democratico dagli altri soggetti politici. Questo progetto di cambiamento noi intendiamo rappresentarlo e proporlo anche in provincia di Trapani. Per queste ragioni invito i cittadini, gli elettori della coalizione di centrosinistra e gli iscritti al PD a sostenere, oltre alla mia candidatura, quella della compagna ed amica Giuliana Zerilli. Il condensato delle nostre competenze può rappresentare un’occasione di sviluppo per la vita democratica del nostro territorio. La mia e la sua esperienza, a differenza di altri che coltivano il culto dell’io, è e sarà messa a disposizione della comunità che spero di poter rappresentare".
 

LUMIA. I presidenti di sette circoli del Pd di Palermo hanno scritto una lettera al segretario Pierluigi Bersani criticando la scelta del senatore Beppe Lumia di non fare le primarie dei democratici per la composizione delle liste in vista delle elezioni politiche e di candidarsi con il movimento il «Megafono» del governatore della Sicilia Rosario Crocetta. «Non possiamo accettare che possa essere candidato alcun dirigente o parlamentare uscente del Pd in liste apparentate – si legge nella lettera – Lumia, peraltro, ha chiesto e ottenuto ancora una volta la deroga per partecipare alle primarie del 30 dicembre prossimo». «È evidente che la candidatura del sen. Lumia in una lista diversa e concorrente del Pd – aggiungono – sarebbe contraria non solo alla previsioni statutarie, ma, innanzitutto, ai principi etici che ispirano il nostro modo di intendere la politica, sottraendo voti al nostro partito e non aggiungendo nulla alla tua candidatura».

SEL. Anche Sinistra Ecologia Libertà sceglierà con le primarie i parlamentari, in contemporanea con quelle del Pd. Da ieri è in funzione un sito internet dedicato con il regolamento delle primarie, e con indicati i nomi dei candidati alle primarie di Sel per la Camera dei Deputati e del Senato. Il sito verrà aggiornato nei prossimi giorni con ulteriori informazioni. Sul web si può trovare al seguente indirizzo: http://www.sinistraecologialiberta.it/primarie/#!/home .

All’interno di Sel siciliana arrivano forti proteste «contro la deriva antidemocratica sulla gestione delle primarie», frutto di «un patto scellerato», dei gruppi dirigenti vendoliani nazionali e periferici. Ad attaccare è il componente della segreteria regionale Franco Cantafia, ex capo della Cgil palermitana. Le primarie, accusano i
firmatari di un documento —oltre a Cantafia, Vincenzo Cilia, coordinatore provinciale Sel Ragusa, Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino, e Maria Guagliardito componente del coordinamento provinciale di Palermo— «non sceglieranno nessuno. Il centro non solo si riserva di nominare 23 prescelti ma di più, sceglierà le circoscrizioni dove piazzarli, solo dopo le primarie». Quindi, i «ribelli» annunciano che non parteciperanno alla votazione: «così, non solo il cerchio stretto, ma si
premieranno i fedeli che hanno vinto e si puniranno i sospetti di autonomia di pensiero. Questa scelta ci mette nelle condizioni di non accettare di essere utili
idioti che certificano, con la loro presenza la democrazia, anche se non c’è, in un contesto che nei fatti, conferma i metodi del Porcellum».

Sono trentatré i candidati alle primarie di Sel per scegliere chi inserire nelle liste per la Camera e il Senato alle elezioni politiche che si terranno il prossimi 24 e 25 febbraio. Tra i candidati blindati ci sono Claudio Fava, Francesco Forgione, ex presidente della Commissione parlamentare Antimafia e il catanese Sergio Boccaduti, tesoriere nazionale di Sel.

Ecco i nomi dei 33 candidati.

Camera – Circoscrizione Sicilia occidentale (Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta)

Giovanna Triassi, Insegnante, Sciacca; Roberta Pulizzi di Marsala; Maria Pia Erice di Trapani; Monia Cassarà, Caltanissetta.

Erasmo Palazzotto, coordinatore regionale di Sel, Palermo; Massimo Fundarò, ex parlamentare dei Verdi, Trapani; Salvatore Castronovo di Caltanissetta; Luca Lecardane, avvocato di Bagheria.

Collegio regionale del Senato

Anna Bonforte, attivista nei movimenti per l’acqua pubblica, Catania; Mamy Costa di Messina; Lorenza Laudicina, pittrice di Palermo; Daniela Carella di Bisacquino, Palermo.

Antonio Rinciani, medico, impegnato nelle lotte contro le malformazioni neonatali a Gela, Paolo Castorina, docente di Fisica dell’Università di Catania, già sindaco di Aci Castello; Luigi Carollo, portavoce del Palermo Pride; Antonio Giuliana, medico, Enna; Raffaele Gentile già sottosegretario nel secondo governo Prodi, Siracusa; Andrea Carbone, Messina.