Luigi che sempre ti penza è la pièce di Gigi Borruso più rappresentata dal 2007 ad oggi. Rievoca, tra realtà e fantasia, l’esperienza di un contadino siciliano, emigrato in Germania negli anni ’60. Le sue vicende e i suoi pensieri sono il frutto di testimonianze raccolte dall’autore e delle suggestioni di un piccolo numero di lettere di emigranti tratte da “Entromondo” di Antonio Castelli. Luigi è un Gastarbeiter, un lavoratore “ospite”, un prototipo dell’odierno “extrcomnunitario”.
La novità principale di quest’anno è che, a causa delle note ristrettezze di bilancio, si è ripensata la stagione con una compartecipazione delle compagnie. La proposta dell’Amministrazione prevede che quest’ultima si carichi delle spese logistiche offrendo la disponibilità gratuita del teatro, del personale, degli addetti anti-incendio, del fabbisogno elettrico e pagando le spese relative al service
audio-luci. Le compagnie potranno fare il cosiddetto sbigliettamento e gli incassi, tolti gli oneri Siae, saranno suddivisi al 70% alla compagnia ed il 30% all’Ente Comune.