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13/07/2013 07:23:09

Custonaci, ad un mese dalle elezioni niente deleghe assessoriali

Il gruppo consiliare Io Voto Custonaci, composto dai consiglieri Romina Bica, Cristina Maranzano, Anna Maria Pintacoda, Totò Torre ed Elena Angelo, evidenzia la situazione di inerzia registratasi nel primo mese di sindacatura Bica.

Un empasse amministrativo che scaturisce da una paralisi politica che porta il primo cittadino a non effettuare delle scelte ben precise.
Un aspetto che già in campagna elettorale il candidato sindaco Alberto Santoro aveva denunciato pubblicamente parlando di “vecchie logiche clientelari che appartengono alla vecchia politica” e che puntualmente si sta verificando. La spartizione delle poltrone genera ingovernabilità e malcontento perché ciascuno dei partiti (Pdl, Fli, Nuovo PSI, e parte del PD) che alle amministrative aveva sostenuto Giuseppe Bica ora vuole far prevalere le proprie ragioni rivendicando un proprio ruolo all’interno dell’esecutivo e portando il sindaco ad una “non scelta” per evitare di scontentare qualcuno.
Che cosa ostacolerebbe altrimenti la designazione delle deleghe assessoriali e la nomina del vice sindaco? La tensione politica si toccava con mano già in occasione della prima seduta del consiglio comunale, svoltasi lo scorso 24 giugno, con l’elezione di Giovanni Oddo a presidente del consiglio comunale. Una scelta non completamente appoggiata dalla maggioranza che ha sin da subito dimostrato poca compattezza. La vice presidenza è andata invece ad un componente della minoranza: Romina Bica.
Per quanto ancora si protrarrà questa situazione di stallo?
Va sottolineato che a farne le spese sono ovviamente i cittadini che rivendicano i loro diritti e attendono delle risposte da questa amministrazione comunale.
Il Gruppo Consiliare Io Voto Custonaci proseguirà il suo compito di rappresentante delle istanze della gente e di pungolo verso l’amministrazione comunale affinché avvii realmente il programma di governo per la città, perseguendo gli interessi concreti della popolazione e non le logiche di pochi che vogliono imporre dall’alto le loro idee e le loro decisioni.