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31/07/2013 07:21:09

Quell'orribile gazebo che sfregia Torre di Ligny a Trapani. La chiamano "movida etica"

Un pugno nell'occhio in un panorama mozzafiato. Cos'è? La domanda se l'è posta il consigliere comunale Nino Grignano, del Pd, che ha presentato un'interrogazione al Sindaco Vito Damiano. "Che cos'è quella struttura precaria in un contesto paesaggistico di assoluta bellezza e vicino ad un edificio, la Torre di Ligny, che è il simbolo di Trapani?". L'intera interrogazione di Grignano è rivolta non solo al Sindaco ma anche alla Soprintendenza ai Beni Culturali, per capire chi e perchè ha autorizzato quel gazebo, e se tutto ciò rispetta le leggi in materia di tutela dei beni culturali. 

Il "gazebo" per aperitivi e cocktail è stato autorizzato da Comune e Soprintendenza. E la risposta incredibile, spulciando su internet, grazie ad una segnalazione di Patrizia Lo Sciuto, fondatrice a Trapani dell'associazione "Rifiuti Zero", è che si tratta di "Movida etica". Di cosa si tratta? Lo dice il quotidiano Crema On Line, dove è avvenuta la stessa cosa: "Come riqualificare un’area oramai percepita come malsana con un tocco lieve e non repressivo? Bella l’idea del Respirare Design, Crema summer sport 2013". Così è scritto nell'articolo che presenta il gazebo a Crema. Ma a Torre di Ligny c'è una zona da proteggere, non esattamente da "riqualificare". Dallo stesso giornale sappiamo anche che "un'iniziativa simile si realizzerà anche a Trapani". 

 

Il progetto è stato autorizzato - dicevamo - dalla Soprintendenza  fino al 15 settembre. Obiettivo è  la promozione turistica, ma all'interno dello stand, così viene definito, la società 4KB, venderà bibite.

"Vergogna" è il commento lapidario dell'associazione Trapani Cambia: "Una vista mozzafiato della punta occidentale della Sicilia rovinata da una incomprensibile scelta. Chi ama e conosce una città deve amministrarla e tutelarne le sue bellezze. Chi non lo fa si deve dimettere". E continua: "Ci domandiamo anche : 1. Sussistono le condizioni igienico sanitarie per una attività di somministrazione cibi e bevande? Per esempio, allaccio idrico? 2. È stato dato parere positivo dalla sovrintendenza per allocare il "loculo"? 3. L'eventuale somministrazione di cibi e bevande in quel luogo non contravviene all'ultima ordinanza sindacale sulla ztl?".

Un piccolo particolare. Il neo assessore al turismo, Ivana Inferrera, è  anche presidente dell'associazione che ha in gestione la torre. Ma lei sapeva di tutto ciò? Sarebbe clamoroso. 

A proposito di movida, il Sindaco Damiano ha dato un ulteriore giro di vite, con la protesta di molti titolari di bar e pub. Fra le 23 e mezzanotte la musica deve essere abbassata, a seconda se si parla di locali all’aperto o al chiuso, e all’una tassativamente spenta. Pena la chiusura del locale per dieci giorni e 500 euro di multa dopo una prima sanzione di 250 euro.