Carrozze con cavalli a Trapani. Proteste degli animalisti
Il sindaco di Trapani è nostalgico, ama le atmosfere del passato. E vuole seguire la moda dei cocchieri, la moda di istituire il trasporto con carrozze trainate da cavalli. Per allietare i turisti. In totale saranno 80 le autorizzazioni concesse, 20 per le carrozze con i cavalli e 60 per le motocarrozzette. Il provvedimento è già stato firmato, passerà in consiglio comunale e fa già molto discutere discutere. Infatti è subito scattata la protesta di quanti non sono d’accordo con la decisione dell’Amministrazione comunale di Trapani. Primo fra tutti Enrico Rizzi battagliero difensore degli animali e a capo del Partito degli Animalisti Europeo che ha subito bocciato l’iniziativa. Animalisti e non in questi giorni hanno tempestato di e-mail la casella del Comune di Trapani e delle varie testate. Decine di mail provenienti da persone di tutta Italia per di re “No” alle carrozze con i cavalli.
Ecco cosa scrivono, all’unisono, i contrari all’iniziativa. “Spero che anche la pubblica amministrazione trapanese arrivi a comprendere che traffico, rumore, smog, caldo asfissiante, sarebbero una vera e propria tortura per i cavalli! Per non parlare del rischio di incidenti al quale li si esporrebbe, data la natura delle strade trapanesi e il tipo di traffico.
Sicuramente Trapani non ha bisogno di carrozze per facilitare il turismo e lo spostamento delle persone all'interno della città, inoltre ci sono moltissimi altri mezzi di trasporto che non comportano lo sfruttamento e la sofferenza degli animali, per la cui gestione il Comune non dovrebbe affrontare spese aggiuntive onerose come invece sarebbe per le carrozze.
Auspico una vostra presa di coscienza e soprattutto che venga bocciata la delibera, nel caso contrario continuerò ad esercitare ogni forma di protesta oltre che di boicottaggio della città di Trapani, invitando miei amici e conoscenti ad unirsi in questa battaglia di civiltà, per l'affermazione dei diritti degli animali nel nostro vivere comune”. Le carrozze con i cavalli per i turisti stanno sparendo dalla circolazione un po’ ovunque in verità. A Palermo sono sempre meno e questo dopo i diversi controlli delle forze dell’ordine sui cocchieri e su come venivano trattati gli animali. Inoltre la città non è un posto adatto ai cavalli e spesso possono imbizzarrirsi come è successo sempre a Palermo con un cavallo che ha sfondato una vetrina. Questo per il caos della città, il caldo (perché questo servizio andrebbe soprattutto d’estate, lo smog e luoghi non naturali per un animale come il cavallo.
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