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05/05/2014 06:08:00

www.marsala.it diventa www.tp24.it. Ecco cosa cambia nel nostro quotidiano on line

 Come i più attenti tra voi si sono accorti, venerdì scorso, approfittando del ponte, anzichè chiudere per la disinfestazione dei locali della redazione, abbiamo pensato di dare il via ad un piccolo grande cambiamento, con la definitiva trasformazione di www.marsala.it in www.tp24.it.
E’ un’operazione che parte da lontano, e che abbiamo cominciato gradualmente nei mesi scorsi, come in tanti avevate già notato. Solo che c'era ancora una doppia testata, e tutto, a parte un po' di confusione, era come prima. Adesso si cambia. Inutile fare tanti giri di parole, per giustificare questa scelta: semplicimente, al quotidiano on line più letto in provincia di Trapani, vincitore di numerosi premi per la qualità degli articoli, degli approfondimenti e delle inchieste, il nome di Marsala cominciava a stare stretto. Ce lo facevano notare le centinaia di persone che ci seguono da Trapani, dalla provincia tutta e da ogni parte della Sicilia. E’ per questo che abbiamo deciso che un cambio di nome andava fatto. Con un po’ di malinconia - ma non è un sentimento che si addice agli innovatori - abbiamo ribattezzato il nostro portale, trasformandolo in www.tp24.it, una nome che sentiamo nostro perchè è la sigla del nostro territorio (anche senza l’ente Provincia, Tp sarà sempre Trapani, dal capoluogo a tutte le altre 23 città) e perchè in quel 24 indica anche la costanza con la quale cerchiamo di fare informazione in maniera continuata e puntuale.
www.marsala.it invece, diventa il portale turistico della città, pensato per dare le opportune informazioni e gli aggiornamenti alle tante persone che visitano Marsala. Anche questa era una richiesta che da tempo ci facevano tanti lettori in cerca di informazioni turistiche e di indicazioni serie e attendibili per il soggiorno di amici e parenti in città. Il tutto, sia chiaro, senza alcun finanziamento pubblico. 
www.tp24.it sarà da adesso il nostro nuovo quotidiano on line. I contenuti non cambiano, le nostre facce neanche, le scelte editoriali le conoscete già: rendere trasparente la vita della pubblica amministrazione, sottolineare costi e spreschi della politica, condurre una battaglia alla mafia - e alla voglia di mafia del nostro territorio - ragionata, senza slogan, parlando di fatti, non di promesse facili. 
Un modo di fare informazione, il nostro, che io definisco da sempre “ad altezza d’uomo” e al quale aggiungo un altro tassello: responsabile. Perchè è una scelta di responsabilità cercare di vivere in provincia senza essere provinciali, senza cercare visibilità e numeri a tutti i costi (ma quante tette e culi si vedono nei tanti portali locali che nascono da un giorno all’altro?), dare un significato al giornalismo che non sia di grancassa al potere locale o di ufficio stampa per questo o quel politico.
Questo siamo, ci conoscete già.

A proposito. In una delle sue tante bullesche querele nelle quali ci chiede fior di euro perchè roviniamo, a suo dire, l’immagine della città, il  Sindaco di Marsala, la signora Giulia Adamo, scrive, tramite i suoi avvocati, oltre ad una serie di sfottò alla mia persona ed al mio impegno, anche una gradevole castroneria. Ve la dico perchè così si fa due risate insieme e si comincia la settimana ridendo. La castroneria è la seguente: l’avvocato del Sindaco sostiene ad un certo punto che www.marsala.it cambia e si trasforma in www.tp24.it (come vi dicevo, il nome Tp24 era già apparso da mesi nella nostra testata) per sfuggire all’azione legale del Sindaco Adamo. In pratica, abbiamo cambiato nome, secondo loro, per sfuggire all’azione legale. Una specie di truffa.  “U putiaro abbannia chiddu chi avi ” dicono gli anziani dalle mie parti. E sarebbe la migliore risposta per un’insinuazione simile. Ma è la totale mancanza di nozione dell’abc giuridico che mi meraviglia: confondere una testata con la proprietà, un nome con una ragione sociale, un direttore responsabile con un’home page è roba da non passare neanche l'esame di diritto privato.  Stiano tranquilli, il Sindaco, i suoi avvocati e tutti gli altri: se cambia il nome di una testata, non cambia la ragione sociale dell’editore, nè il direttore cambia i connotati. E’ sempre quello bassino e con gli occhiali grossi (come mi ha definito un amico a New York ad una persona che mi cercava non conoscendomi: mi ha trovato subito….).
State tutti tranquilli. Siamo sempre noi. Quelli di www.tp24.it e di Rmc 101. In Via Curatolo, Palazzo Grattacielo. Il portone è sempre aperto. Quando la portiera non c’è, basta citofonare.

Giacomo Di Girolamo



Editoriali | 2024-05-16 06:00:00
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