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22/05/2014 06:00:00

Lavoro, i sindacati all'attacco di Crocetta. Lui vara una task - force

 Sempre più al centro delle polemiche il governatore Rosario Crocetta. Dopo aver incassato i colpi del Pd a causa del suo inaspettato attacco a Giovanni Fiandaca, con la minaccia di una mozione di sfiducia dopo le Elezioni Europee di domenica, adesso il governatore sicliano deve rispondere al duro attacco dei sindacati, che chiedono misure urgenti per il lavoro. 

Al termine di una giornata di polemiche, comunicati, minacce di sciopero generale, si è deciso di varare una task force governo-sindacati per affrontare le emergenze, ma anche per un complessivo processo di ristrutturazione e razionalizzazione delle risorse, attraverso interventi strutturali nei diversi rami dell'amministrazione. In precedenza, Cgil, Cisl e Uil avevano tenuto una conferenza stampa per manifestare la loro preoccupazione per le mancate risposte del governo sul fronte dello sviluppo e dell'occupazione, lanciando un vero e proprio ultimatum: «Due settimane per dare risposte ai lavoratori o sarà sciopero generale», avevano detto all'unisono Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil). «Se governo e Ars - hanno sottolineato i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - non assumeranno in questi giorni un impegno comune e un programma condiviso con parti sociali e Anci per risolvere le emergenze, a partire da quella dello stipendio di migliaia di lavoratori, per avviare il superamento dei problemi strutturali della Regione, sarà un crescendo di iniziative che sfocerà nella mobilitazione generale». «Il nostro - ha aggiunto Bernava - non è un ricatto e ci rendiamo conto che, se avviamo la mobilitazione generale, è come dare il colpo di grazia all'Ars e al governo. Si aprirebbero scenari pericolosissimi. Siamo a rischio commissariamento che non vorremmo, così come le elezioni anticipate».
 «Né governo né Ars - hanno aggiunto i segretari di Cgil, Cisl e Uil - mostrano consapevolezza della gravità della crisi e del fatto che siamo quasi al default. Hanno invece dimostrato approssimazione, strafottenza, irresponsabilità, testardaggine e un atteggiamento becero che guarda al passato. La Giunta adotterà provvedimenti? Se ci saranno soluzioni, che ben vengano, ma il governo e la politica in genere devono avere ben chiaro che il mondo del lavoro non accetterà più alcun rinvio».
La risposta di Crocetta e della sua Giunta è l'istituzione di un tavolo governo-sindacati che per tutto il mese di giugno dovrebbe confrontarsi su come affrontare le emergenze ed avviare riforme di settore in tutti i rami dell'amministrazione, coordinate dalla presidenza della Regione. I punti cruciali: riforma strutturale del settore dei forestali; impiego degli Asu in settori strategici, mutuando il modello che destina 350 unità ai Beni culturali; utilizzo delle risorse per garantire un'occupazione stabile ai precari nell'ottica dello sviluppo socio-economico della Sicilia; cantieri di servizio; per gli ex Pip di Palermo, borse diautompiego o utilizzo presso le imprese che lavorano per la pubblica amministrazione. Tra i punti che dovrà affrontare la task force governo-sindacati, anche il precariato nella sanità; razionalizzazione del servizio di emergenza-urgenza, il 118; Partecipate in liquidazione; unificazione dei consorzi delle diverse filiere; ripristino fondo di garanzia per l'occupazione; fondi europei, servizi di orientamento professionale; riforma del Ciapi e misure in favore degli enti locali.