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29/07/2014 06:50:00

Due anni di Adamo a Marsala. Rifiuti, Aimeri, Bandiera Blu...

Il giorno dopo la sua elezione a sindaco di Marsala Giulia Adamo ha tirato le orecchie ai dipendenti dell’Aimeri e li ha mandati, di corsa, a pulire la città. Spazzatrici che cominciano all’alba e finiscono al tramonto a lustrare la città in lungo e in largo, almeno per il centro storico. Ha puntato molto sul decoro urbano l’ormai ex sindaco Adamo. Sin dal primo momento. Spazzatrici in centro, ad Amabilina, Sappusi e Via Istria, controlli nelle periferie per punire gli sporcaccioni. I mezzi che girano e girano per la città. Consumano benzina, tanta. Ma poi vanno a fare rifornimento direttamente dai distributori di proprietà della famiglia Adamo. E ancora la raccolta differenziata, con l’intenzione di far aumentare i rifiuti riciclabili e diminuire le tasse. Ci è riuscita? Non proprio, perchè la tassa sui rifiuti negli ultimi anni è aumentata. Perchè il contratto con Aimeri è salatissimo. I cittadini si infuriano e la città, soprattutto nelle periferie, non raggiunge proprio i livelli “svizzeri” decantati dal sindaco. Adamo vuole prendere in mano le cose. Come sua abitudine. E piazza due suoi fedelissimi, nonchè candidati nelle sue liste, come liquidatori dell’Ato Tp1 Terra dei Fenici, la società d’ambito che gestisce i rifiuti in mezza provincia. Sono Antonio Provenzano e Francesco Tumbarello. Sono loro che tentano di portare avanti il progetto di miglioramento del servizio rifiuti, fin quando gli Ato vengono sostituiti dalle Srr. E quando succede la Adamo fa fuori Oreste Alagna dalla giunta per fare posto a Provenzano che gestirà l’aspetto del decoro urbano. Vengono installate le isole ecologiche, dove portare i rifiuti. Ma in molti si lamentano. Lo fanno i lavoratori, che stanno per ore, sotto il sole, al lavoro senza un bagno. Lo fanno i cittadini, perchè magari le piazzano proprio sotto casa. Come a Sappusi. Si tenta di incentivare il conferimento dei rifiuti differenziati presso le isole ecologiche con il “premio” sulla bolletta Tares per i cittadini virtuosi. Ma il sistema funziona in maniera strana. Alle isole ecologiche spesso non ci sono le bilance per pesare i rifiuti, allora si va ad occhio e si capisce che questo premio non è che sia proprio così attendibile. In tutto ciò c’è la Tares, aumentata vertiginosamente soprattutto nell’ultimo anno, con proteste in consiglio comunale dove viene istituita una commissione di inchiesta per capire come funziona e perchè costa tanto il servizio. Per il sindaco Adamo, però, le cose vanno a meraviglia, snocciola dati sulla raccolta differenziata che aumenta. Ma c’è la grana dell’inchiesta della Dda di Palermo che coinvolge Salvatore Alestra, ex manager dell’Ato, i vertici di Aimeri e quelli della Sicilfert. L’accusa è quella di aver gestito in maniera illegale il ciclo dei rifiuti, con finti conferimenti in discarica, promesse di assunzioni e di chiudere un occhio sui disservizi. L’amministrazione si costituisce parte civile nel procedimento.
“I nostri sforzi sono stati premiati”, esulta Adamo quando viene ritira le Bandiere Blu assegnate a Marsala. Grande la gioia a le soddisfazione per il riconoscimento attribuito dalla Fee sulla qualità del mare. Ma, in realtà, in quanto ad attendibilità la Bandiera Blu lascia molte perplessità. Perchè non si tratta altro che di una candidatura spontanea delle amministrazioni, e la valutazione da parte della Fee arriva in seguito a delle autocertificazioni fatte dal Comune che partecipa. Al questionario della Fee il Comune risponde con delle cose ancora non portate a termine, come la rete fognante per il fersante sud. Come alcune indicazioni sul piano regolatore, che è dormiente da decenni. Oppure qualcosa di folkoristico, come la ricetta tipica: la pasta con le sarde alla marsalese. In realtà la Bandiera Blu è stata assegnata al tratto di spiaggia che va dallo Sbocco al confine con Petrosino. “Ci stiamo organizzando per candidarci anche il prossimo anno per la zona di San Teodoro, allo stagnone”, aveva annunciato Giulia Adamo durante la consegna delle bandierine ai Lidi. Non succederà. Un’attenzione quella per la zona dello stagnone che negli ultimi mesi Giulia Adamo ha incrementato, con la volontà di gestire la Riserva dello Stagnone. Un’idea che non è piaciuta per niente a Legambiente, che nel corso della visita a Marsala con Goletta Verde ha ribadito di essere contraria.
Sul questionario della bandiera blu, poi non c’era alcuna riga sull’abusivismo edilizio nelle coste. E sarebbe stato imbarazzante, anche lì rispondere. L’amministrazione Adamo non si è distinta per la lotta all’abusivismo edilizio sulla costa. Anche per via di quella “figuraccia” della casa a dieci metri dal mare dell’assessore Patrizia Montalto. Quella che dopo controlli vari è stato accertato che la data di costruzione non era quella dichiarata, ma è stata messa su dopo l’entrata in vigore del divieto di costruire a meno di 150 metri dal mare. Sono stati dei mesi imbarazzanti, anche perchè sono coincisi con un periodo di stallo sul fronte delle demolizioni. Poi riprese. Sanare e costruire, costruire e sanare. Un po’ come successo con la piscina abusiva nella casa dell’ex sindaco Adamo. Sanata durante la sua amministrazione.