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16/08/2014 06:15:00

Articolo 21 scrive al commissario di Marsala: "Adesso via la causa a Di GIrolamo"

 La sezione di Trapani dell'associazione "Articolo 21" per la difesa della libertà di stampa ha chiesto al nuovo commissario del Comune di Marsala, Giovanni Bologna, la rinuncia alla causa civile contro il giornalista Giacomo Di Girolamo, direttore di Rmc 101 e www.tp24.it,  mossa dall’amministrazione comunale di Marsala ai tempi presieduta dal sindaco Giulia Adamo. L'ex Sindaco di Marsala ha chiesto a Di Girolamo 50.000 euro di risarcimento danni perchè ritiene "lesiva dell'immagine dell'ente", tutta la sua attività giornalistica. 

"Abbiamo chiesto al commissario straordinario dott. Bologna – dice il portavoce dell’associazione Rino Giacalone – di compiere un gesto che davvero ripristini la legalità riconoscendo al giornalista Di Girolamo il fatto di avere esercitato il proprio lavoro nel corretto ambito del diritto dovere di cui all’articolo 21 della Costituzione, senza mai avere avuto come fine quello sostenuto dalla Giunta e cioè di avere fatto deliberato atto di danno alla Città di Marsala. Pensiamo semmai che il permanere di quella causa civile potrebbe macchiare pesantemente la storia della Città di Marsala. Quella causa civile rappresenta l’ennesimo segnale di come regni insofferenza attorno all’informazione che vuole lavorare con le inchieste, facendo parlare i cittadini, spulciando tra le delibere, senza limitarsi a passare con i copia incolla i comunicati stampa”.

L’associazione Articolo 21 da tempo chiede la riforma della norma che consente l’uso indiscriminato, e talvolta con fini “intimidatori”, di questo genere di querele contro i giornalisti, “ritiene cosa grave che si possano spendere denari pubblici per agire contro il giornalista Di Girolamo. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale di Marsala voglia oggi rivedere il proprio assunto”.

Giulia Adamo, oltre alla citazione in giudizio come Sindaco della città, ha anche presentato un'altra citazione in giudizio, questa volta chiedendo un risarcimento danni di 150.000 euro. Valerio Vartolo, legale di Di Girolamo, aveva parlato di una "visione profondamente illiberale del Potere, considerato che nei Paesi più civili colui che ricopre cariche pubbliche elettive si guarda bene dall’intraprendere azioni giudiziarie nei confronti della stampa e se lo ha fatto in precedenza procede all’immediato ritiro delle stesse. Purtroppo la vicenda di Di Girolamo e di www.tp24.it  è emblematica dello stato della libera informazione in Italia, soprattutto per quanto attiene alle periferie del Paese”.

“Il Comune di Marsala ritiene che io sia lesivo per la sua immagine”, commentò Di Girolamo alla notifica della citazione da parte del Comune di Marsala, sforzandosi di frenare l’indignazione. “Non mi accusa per una cosa che ho scritto, ma per l’insieme delle cose che scrivo. Il Comune di Marsala si sente danneggiato da me. Il Comune di Marsala mi chiede i danni. Cinquantamila euro è il ticket che si paga ad un tentativo di lobotomia dell’informazione libera a Marsala. Perché, è evidente – spiega – è un richiesta che, se passa, è destinata a gambizzare me, il mio lavoro, la nostra redazione. Cinquantamila euro è il prezzo che si paga per scrivere notizie anziché fare le fusa” 



Giornalismo | 2024-05-17 17:56:00
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