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08/09/2014 06:40:00

Trapani, Alcamo, Erice, Mazara. Comuni alla prova delle tasse e dei bilanci

 Politica locale in fermento. Sono giorni cruciali per sindaci e consiglieri comunali. Ci sono da definire i bilanci, e, soprattutto, bisogna stabilire le aliquote delle imposte locali, che diventano sempre più strategiche ed essenziali per garantire le entrate agli enti locali, dato che Stato e Regione continuano nella loro attività di taglio drastico dei finanziamenti. Quanto peserà il carico fiscale dei tributi locali sui cittadini della provincia di Trapani? Lo sapremo, Comune per Comune, nei prossimi giorni. Le aliquote della Tasi, il Tributo sui Servizi Indivisibili, vanno approvate entro il 10 Settembre. 

Ad Erice è previsto un consiglio straordinario, dato che la sessione è saltata giovedì scorso per mancanza del numero legale.  L'aula torna a riunirsi domani, martedi. Peggio vanno invece le cose ad Alcamo, dove addirittura il piano dei tributi comunali è stato bocciato. Questo comporta che da oggi il  Comune non sarà più in grado di garantire servizi, erogare contributi o effettuare manutenzioni, perchè l'Ufficio Finanze deve bloccare e spese, tranne quelle derivanti da contratti o quelle per le quali il Comune può incorrere in sanzioni. Infatti, il Consiglio comunale  ha emendato fortemente la proposta che era stata fatta dalla Giunta, ed il bilancio è tutto da rifare. La Tasi ad Alcamo doveva essere al 2,5 per mille. E' stata portata  all'1,5 per mille per la casa principale e dallo 0,25 all'uno per mille, a seconda delle fasce di reddito, per le altre unità immobiliari. Altri ritocchi per Imu e Tari, mentre l'addizionale Irpef r è rimasta allo 0,80 per cento. Ma in questo modo la previsione di entrate del Comune (al lordo degli evasori) di 22 milioni e rotti di euro è tutta da rivedere. 

Su tasse e imposte torna a discutere oggi il consiglio comunale di Trapani (cliccando qui potete leggere il resoconto delle sedute della settimana scorsa). La mancanza di una maggioranza politica si fa sentire, perchè si naviga davvero a vista. Il consiglio nell'ultima seduta ha avviato l'esame dell'atto deliberativo dell'imposta unica comunale, la Iuc, cominciando dall'Imu, della quale sono stati approvati gli articoli e le soglie con i voti di Pd, Nuovo Centrodestra e Articolo 4, con alcuni consiglieri sparsi qua e là. Una novità introdotta è la regola  che assimila all'abitazione principale la casa che il padre cede al figlio, non possidente d'immobili, in comodato gratuito, con contratto regolarmente registrato. Oggi si continua con la Tasi. L'Amministrazione del Sindaco Damiano ha previsto l'aliquota al 2,5 per mille. L'addizionale Irpef rimarrà invariata, d'altronde è tra le più alte d'Italia. Il tutto avviene, singolarmente, mentre la Giunta è da mesi incompleta, e manca proprio un assessore alle Finanze. 

A Mazara, in vista della seduta del consiglio comunale convocata per oggi pomeriggio alle ore 16 dal Presidente Vito Gancitano con all’ordine del giorno il regolamento “IUC: imposta unica comunale” e le aliquote della Tasi, l’Assessore comunale al Bilancio Vito Billardello, anticipa la proposta dell’Amministrazione Comunale sul tema della “tassazione prima casa”, dopo avere già anticipato nei giorni scorsi alcune delle agevolazioni per le imprese previste in materia di tassa rifiuti.

“L'introduzione della Tassa sui servizi indivisibili (Tasi) da parte del legislatore nazionale – dichiara l’Assessore Billardello - sostituisce di fatto per i cittadini l'IMU sulla prima casa. Per il comune di Mazara del Vallo i cittadini non pagheranno più l'IMU sull'abitazione principale pari al 4,6 per mille al netto delle detrazioni previste ma pagheranno l'aliquota TASI del 2,5 per mille senza detrazioni “.

L’Amministrazione Comunale, sull’argomento, ha elaborato con riferimento al Comune di Mazara una tabella di confronto tra la vecchia e la nuova tassazione sulla prima casa

“In particolare – prosegue Billardello - la tabella considera l'ipotesi di un contribuente che aveva diritto con l'IMU alla detrazione per l'abitazione principale più ulteriori detrazioni per numero due figli . I risultati riportati riguardano casi diversi a seconda che la rendita catastale sia di 650 , 750, 850, 950 o 1100 euro . La differenza tra IMU e TASI oscilla tra 70 euro in più o 88 euro in meno a seconda del valore della rendita considerata. Bisogna anche evidenziare – conclude l’Assessore Billardello - che l'applicazione della TASI sostituisce l'importo di 0,30 centesimi a metro quadrato che i cittadini hanno già pagato nel 2013 allo Stato con la tassa sui rifiuti e che non pagheranno nel 2014 con la TARI”.

 

E già che ci siamo, spiegamo un po' le differenze fra le nuove tasse comunali.

TASI. La Tasi è il tributo comunale per i Servizi Indivisibili erogati. E' destinata a far fronte alle spese per l'illuminazione, alla cura del verde, alla pulizia stradale e a tutti quei servizi forniti in maniera uguale a tutti i cittadini. Fa parte dell'imposta comunale Iuc con l'Imu e la Tari. L'importo sull'abitazione principale deriva dall'aliquota decisa dai Comuni e le detrazioni che i medesimi possono introdurre. Per seconde case e altri immobili la base imponibile si determina con le stesse regole dell'Imu. IMU. L'imposta municipale unica è la tassa sulla proprietà degli immobili. Continua ad essere dovuta per le prime case solo se considerate di lusso (A/1, A/8 e A/9). Si paga sempre per la seconda abitazione e altri immobili. Base imponibile determinata partendo dal valore catastale dell'immobile moltiplicata per i coefficienti stabiliti dalla legge in base alle diverse tipologie abitative. TARI. Tari, nome nuovo per la tassa dei rifiuti. Sostituisce la Tares dello scorso anno che a sua volta aveva preso il posto di Tarsu e Tia. Rappresenta la componente relativa al servizio rifiuti della Iuc per finanziare i costi di raccolta e smaltimento della spazzatura. Istituita con legge 147 del dicembre 2013 deve essere pagata da chi ha locali o aree scoperte, a qualsiasi uso, che producano rifiuti. IUC. Iuc, imposta unica comunale. La nuova tassa ingloba i tributi dovuti in relazione alla casa e alla produzione e smaltimento di rifiuti. Formata da più parti, è applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini. 



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