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16/09/2014 07:14:00

Terremoto in Regione. Sgarlata si dimette. Il Pd: "Non sosteniamo più Crocetta"

Si è dimessa l’assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Mariarita Sgarlata, alla luce delle polemiche scoppiate attorno alla costruzione di una piscina nella sua villa di Siracusa.

“Recenti dichiarazioni di stampa da parte del presidente Crocetta – spiega Mariarita Sgarlata - evidenziano che il rapporto di reciproca fiducia con il quale ho iniziato questa entusiasmante avventura si è incrinato. La mia persona, la mia storia e le tante iniziative che ho portato avanti e concluso in questi mesi parlano da sole. La crescente confusione del quadro politico, in particolare del rapporto tra il governo regionale e il Partito Democratico, comporta la difficoltà, per ogni assessore che si riconosce nella proposta politica del Pd, di poter svolgere con serenità il suo lavoro, essendo imbrigliato in meccanismi e strategie che non consentono alcuna continuità nell’azione politica e istituzionale”.

“Proprio perché consapevole di voler continuare il mio impegno all’interno del Partito Democratico ma, al tempo stesso, di voler porre un freno ad un clima di veleni che rischia di danneggiare il futuro del partito, credo sia giusto che io rimetta il mio mandato da assessore”, conclude.

Il  segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, ha annunciato che il partito ha deciso di ritirare il sostegno al governo.

Il presidente della Regione, Crocetta, interpellato sulle parole e sulle intenzioni del segretario Pd, ha commentato con un secco “Raciti chi?”.

“Finalmente vi siete svegliati o è il solito teatrino delle poltrone? Volete togliere la fiducia al governo? Benissimo. Se la mozione la scriviamo noi, voi poi la votate? O è la solita farsa?”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars replica alle dichiarazioni del segretario regionale del Partito democratico, Fausto Raciti, che ha annunciato di voler togliere l’appoggio del suo partito alla giunta Crocetta, e dice di volere offire “su un piatto d’argento l’occasione per disarcionare il governatore”. “Noi – dicono i deputati – siamo pronti a scrivere subito la mozione, loro, stando a quanto hanno dichiarato, a questo punto la dovrebbero votare. Le adesioni delle altre opposizioni dovrebbero arrivare, se sono solo un minimo coerenti con quanto vanno dichiarando ai quattro venti da tempo. Se il Pd non sta recitando, la possibilita’ di mandare a casa Crocetta ora è veramente concreta. Potremmo liberare veramente la Sicilia da quello che si è rivelato un “Re Mida al contrario”, capace solo di distruggere tutto quello che tocca”.

Oggi riprendono i lavori dell'Ars. Nel pomeriggio è prevista una conferenza dei capigruppo che dovrà stabilire il calendario dei lavori della sessione. Si dovrà stabilire la data di svolgimento delle mozioni di censura nei confronti degli assessori alla Formazione professionale e Istruzione, Nelli Scilabra, e dell'assessore all'Economia, Roberto Agnello. Nei loro confronti sono state presentate mozioni sia del centrodestra che dei pentastellati. Entrambi hanno manifestato l'intenzione di chiedere la discussione dei documenti entro il mese in corso.
Peraltro la mozione di censura all'assessore Agnello è firmata anche da deputati del Pd. Ed anche questo è uno dei problemi cui è chiamato il Partito democratico.