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06/12/2014 06:05:00

"Legittima la nomina degli esperti". L' ex Sindaco Giacomo Scala assolto in appello

I giudici della II sezione della Corte d'Appello di Palermo hanno assolto l'ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala e il segretario generale del Comune Cristofaro Ricupati. Entrambi in primo grado erano stati condannati: Scala ad un anno e due mesi per falso e abuso. Ricupati ad un anno per abuso.
La vicenda è quella legata alla nomina di due esperti: Antonio Fundarò e Liborio Ciacio e in una prima fase anche di quella del geom. Giuseppe Pipitone, per il quale durante l'inchiesta venne stabilito che per quest'ultimo non si doveva procedere nei confronti dell'ex primo cittadino e del segretario Ricupati. Il Collegio difensivo era composto dagli avvocati Pietro Riggi, Francesco Galati, Enzo Catanzaro e Nino Mormino. Durante l'incarico Antonio Fundarò incassò 94 mila e 500 euro. Liborio Ciacio 46 mila euro. Scala così come Ricupati hanno sempre sostenuto di avere rispettato leggi in materia di nomina di esperti o consulenti e  la Corte d'appello, presieduta dal giudice Giuseppe Marraffa, ha dato ragione ai due imputati.  Durante l'indagine venne imposto a Giacomo Scala, il divieto di dimora ad Alcamo. Scala adesso  dovrà comparire il 17 dicembre, sempre per la nomina dei due consulenti, davanti ai giudici della Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per un presunto danno erariale di valutato in 140 mila euro.

Buone notizie anche per un altro esponente alcamese del Pd, Nino Papania. Con una giravolta rispetto al voto espresso in Giunta per le elezioni, i dem hanno bloccato l’utilizzo delle intercettazioni per il loro compagno di partito Antonino Papania, indagato a Palermo per corruzione, con l’accusa di aver garantito appalti in cambio di assunzioni clientelari. Il 19 novembre, in Giunta i rappresentanti Pd si erano divisi, e così, con un solo voto di scarto, era passato il via libera solo ad alcune delle conversazioni richieste dal Tribunale del capoluogo siciliano. Questo dopo che il gip aveva già ridotto la portata della richiesta del pm, limitando il numero delle intercettazioni da poter utilizzare. E pazienza se Papania era già da tempo stato definito “impresentabile” dalla commissione di garanzia del Pd, in occasione delle politiche del 2013.