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06/03/2015 06:25:00

Marsala 2015. Di Girolamo: "Non ho paura di Lombardo. Con me il Pd è vincente"

Alberto Di Girolamo, segretario e candidato sindaco del Pd a Marsala, si è incontrato con i “moderati”, o i “centrini”, queste liste di centro che hanno formato una coalizione. Che avete deciso?


 

Ci siamo incontrati per la prima volta con tutti. Come tutti sanno con Udc e Futuro per Marsala si era aperto un dialogo in precedenza. Ora ho conosciuto gli altri. C’è stato un confronto di idee, una cosa molto serena e molto democratica. Sta a loro decidere. Se ci stanno tutti a fare questo percorso insieme a me fa piacere, se qualcuno non ci vuole stare fatti loro. E’ importante chiudere questa fase.


 

Sono 5 le sigle, o liste, dei moderati che potrebbero appoggiare la sua candidatura. Però ci sono sensibilità diverse. L’Udc e Futuro per Marsala sono molto più vicini alle sue posizioni. Progettiamo Marsala, come ha detto Enrico Russo, non sarebbe della partita. Uniti si può, che nasce per la candidatura di Salvatore Ombra, è distante anni luce dal Pd. Distante sembra anche Rinascita Marsalese. E’ difficile che facciano sintesi al loro interno. Alla fine solo un paio si alleeranno con lei.


 

Preferisco parlare dei problemi delle persone. E l’ho detto anche alla riunione. Qui si tratta di amministrare la città nel modo pià trasparente possibile. La città non ha servizi, non ha soldi, e su queste cose dobbiamo lavorare. Se faccio il sindaco lo farò a tempo pieno. Bisogna amministrare la città, più che fare politica.  Il progetto è come migliorare la qualità della vita dei cittadini marsalesi. Su questo non ci sono steccati ideologici per me, da sinistra al centro, come ho sempre detto, se ci stanno mi fa piacere. Legalità e non altro, e niente clientelismo.


 

Salvatore Lombardo torna in campo, non come candidato sindaco, ma sta lavorando in opposizione alla sua candidatura. La giustificazione che dà Lombardo sul suo ritorno alla politica attiva è che la candidatura di Alberto Di Girolamo, e una sua eventuale elezione a sindaco, sia caratterizzata da poco peso politico. Secondo Lombardo, in sostanza, se lei vince le elezioni Marsala diventa politicamente inesistente. Se l’aspettava questo intervento a gamba tesa?


 

Perchè Marsala ha una centralità politica in questa momento?


 

Intanto Lombardo fa riunioni, incontra gente.


 

Come fanno in molti in questo momento a Marsala. Ma io la vedo in un altro modo.


 

Come?


 

Magari pensa che la mia candidatura è forte, che io sono una persona indipendente, che ragiona con la propria testa, perchè se fossi debole Lombardo non avrebbe bisogno di cercare altri candidati. Non ho paura di lui.


 

Quindi è la sua autonomia a smuovere i piani alti della politica marsalese?


 

In molti non si aspettavano la mia vittoria alle primarie. Si sono sorpresi che tante persone credono in questo progetto.


 

Alla vigilia delle primarie, ambienti vicini a Salvatore Lombardo la davano per terzo, su tre concorrenti.


 

Soltanto? Perchè non quinto su 3?


 

Dice che questo gruppo di Lombardo si muove più contro la sua candidatura che per un progetto?


 

Io ho sempre fatto politica per i cittadini, non contro qualcuno. E questo premia. Ci sono generali che si riuniscono e credono di decidere le sorti del mondo senza avere l’esercito. Io parlando con le persone dal centro alla periferia avevo la consapevolezza che le primarie l’avrei vinte.


 

Alla faccia dei complottisti?


 

Chi fa riunioni in gran segreto, nei palazzi, non ha capito che la gente non è scema e che ragiona con la propria testa.


 

All’interno del Partito Democratico c’è chi partecipa alle riunioni di Lombardo, come Luigi Giacalone, suo avversario alle primarie, e c’è chi nonostante tutto, come Antonio Vinci, appoggia la sua candidatura legittimata dalle primarie. Ma queste persone chiedono di essere coinvolte nelle decisioni. Anche Anna Maria Angileri l’ha chiesto. Ha percepito questa esigenza, ritiene di aver sbagliato qualcosa?


 

No. Non ho l’atteggiamento del padrone del partito. Ho le mie idee e le esprimo liberamente sapendo che nel Pd c’è una direzione e una segreteria in cui si discute altrettanto liberamente.  


 

Allora perchè i suoi ex avversari lamentano il poco coinvolgimento?


 

Prima delle primarie tutti, ma proprio tutti, dicevano “chi perde sarà con il candidato”. Dopo qualche giorno ho fatto una riunione con tutti, e non c’è stato nulla da ridire. Nelle riunioni con gli alleati ho coinvolto il partito. Nell’incontro con i socialisti sia Angileri che Giacalone non sono venuti, anche se invitati.


 

Magari si aspettano una telefonata anche per la creazione delle liste?


 

Ma quale candidato può pensare di fare una lista a sua immagine e somiglianza, senza coinvolgere il partito? La lista del Pd deve essere forte, trasparente, rinnovata. E’ il Partito a decidere le candidature. Io ho una mia idea, che è di rinnovamento. Oggi il partito si incontra per parlare delle candidature al consiglio comunale.


 

Aperta a tutti del Pd. Chi vuole viene e parla.


 

Certo. Questo è un partito in cui si parla, ma poi si deve decidere.


 

All’Assemblea Regionale Siciliana il gruppo del Pd ha dato il via libera all’ingresso di Articolo 4 nel partito. E’ stata una votazione un po’ tesa, fino all’ultimo hanno cercato di tenere fuori Paolo Ruggirello. Ma alla fine è come un pacchetto, o tutti o niente. Adesso il compito che il gruppo all’Ars affida ai consigli comunali è quello di fare la stessa cosa. Annettere al Pd Articolo 4. Ma a Marsala Articolo 4 ha un candidato sindaco, che è Enzo Sturiano. Cambia qualcosa adesso?


 

Non cambia niente. Io sono sicuramente candidato sindaco. Se ci sono altri candidati di altre liste ci si confronta alle elezioni. Se Articolo 4 avesse detto di volersi confrontare sul programma si poteva parlare. Ma se ha un candidato sindaco a prescindere non si può fare niente. A Marsala non cambia niente. Non è che in blocco avranno la tessera di partito.


 

Se Sturiano ritira la candidatura e decide di appoggiare quella sua?


 

Deve appoggiare il programma. Il modo di far politica è quello, discutere sul programma. La mia candidatura sarà di massima trasparenza, di legalità, di discontinuità con la precedente amministrazione. Niente clientelismo. E la coalizione avrà una sola voce che è quella del candidato sindaco, gli altri si devono adeguare.


 

Ed è sull’adeguarsi che poi nascono i problemi.