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24/06/2015 06:40:00

Caos Forza Italia. D'Alì: "Fuori gli opportunisti. A Marsala siamo stati leali"

Antonio D'Alì, senatore e coordinatore di Forza Italia in provincia di Trapani, il suo partito è attraversato da mille polemiche in questi giorni per quanto successo a Marsala. E alcuni se la sono presa con il suo modo di gestire il partito, un po' Rossana Titone, coorditrice di collegio, un po' Francesco Salone, Toni Scilla. Ce l'hanno tutti con lei.

 

 

Ci sono alcuni che hanno maturato delle velleità che non sono neanche conseguenti alla loro sostanza politica. Scalpitano, ed è anche legittimo, sta a vedere cosa ne pensano i cittadini.

 

 

Cosa sta succedendo dentro Forza Italia dopo le elezioni a Marsala.

 

 

Quando abbiamo detto che il partito si identificava nella lista Forza Marsala altri hanno deciso di fare altre strade. Ma adesso non devono pretendere di tornare dentro il partito a cercare degli spazi che i cittadini gli hanno negato con il voto.

 

 

In questo modo il partito rischia di dissolversi?Se ne va Titone, se ne va Domingo, se ne va Ruggeri. Chi resta?

 

 

Restano i cittadini. Restano gli eletti. Ci sono anche nuove adesioni. Resteranno quelli che pensano che con Forza Italia si possa costruire, non chi pensa di ottenere posti andando a pascolare altrove. Questi non sono politici, sono opportunisti.

 

 

Come commenta il risultato politico di Marsala?

 

 

Alberto Di Girolamo ha sfruttato il fatto di aver cominciato largamente in anticipo la campagna elettorale. Alla politica locale sono mancati i temi forti della politica nazionale: la scuola, l'Imu agricola, le inefficienze del governo regionale. Se il dibattito su questi temi non è stato sviluppato è chiaro che chi difendeva i temi della sinistra nazionale non ha subito i contraccolpi che ha subito il Pd in altri territori. I dati di Gela ed Enna dimostrano che i cittadini sono molto scontenti di quello che ha fatto il Pd.

 

 

Massimo Grillo ha preso meno voti rispetto ai voti di lista al primo turno, e ancora peggio ha fatto al ballottaggio. Dal suo comitato dicevano che Forza Marsala non ha rispettato i patti. Patti che non erano stati mai molto chiari.

 

 

Nei comitati stanno quelli che non vanno a cercare voti per le strade ma fanno polemica. Io guarderei nelle urne più che nei comitati, guarderei chi ha fatto il voto disgiunto o chi non ha votato il sindaco.

 

 

A chi dice che non siete stati leali?

 

 

Non è vero. Siamo stati coerenti, non solo con il candidato sindaco, ma anche con le sue indicazioni che rispettiamo. Nel ballottaggio Grillo ci ha chiesto di lasciare la comunicazione nelle sue mani e di Salvatore Lombardo e Stefano Pellegrino.

 

 

Avete perso pure per questo, è mancato lo spirito di collegialità?

 

No. Siamo stati leali e coerenti. Al ballottaggio si fa una nuova elezione, è giusto che sia stato il candidato sindaco a stabilire le modalità di fare la campagna elettorale.