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03/07/2015 06:30:00

Consiglio, Vinci molla l'osso. Sturiano è presidente. Arturo Galfano vice

14.30 - Sturiano Bis. E' stato riconfermato presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, votato da tutta la maggioranza. 18 voti per lui, che tre anni fa ne prese 20. I consiglieri di opposizione hanno invece votato ognuno il proprio nome, ad eccezione di Aldo Rodriquez dei 5 Stelle che ha lasciato scheda bianca. Vicepresidente è stato eletto Arturo Galfano, del gruppo Cambiamo Marsala. La maggioranza lo ha scelto dopo il passo indietro di Alfonso Marrone. 

Dopo la sospensione si è tornati in aula, con le idee un po' più chiare. Ma con qualche malumore. Il Pd fino a questa mattina era per votare Antonio Vinci alla presidenza del consiglio comunale. La riunione di maggioranza dopo la sospensione ha messo le cose in chiaro. La partita la deve vincere Sturiano, Vinci deve farsi da parte. Musi lunghi dalle parti del Pd, con l'ex assessore in testa. E' proprio lui dopo la sospensione a prendere la parola. "La maggioranza ha deciso, votiamo Sturiano". Ma come, non era voto segreto? Sì, ma oggi si è fatto così. E allora ci si conta, ci si guarda in faccia, si mettono i puntini sulle I. Sturiano legge il suo nome 18 volte: STURIANO, STURIANO PATRIZIO, V. STURIANO, e così via. Ma il voto di oggi avrà ripercussioni in futuro. La maggioranza si è presentata alla prima di consiglio comunale con due idee diverse. "Non abbiamo fatto una bella figura", sussurrano tra loro i consiglieri di maggioranza. Quelli di opposizione ne approfittano: "Se questo è l'inizio...". Ad influire sulla fumata bianca, dicono, pare ci sia voluta una telefonata di Baldo Gucciardi a Vinci per consigliarlo a mollare l'osso. Ora Sturiano dovrebbe dimettersi da assessore e liberare un posto in giunta, che in base agli accordi andrebbe ad una figura scelta dal sindaco, in quota Cambiamo Marsala. Ma questa è un'altra partita.

 

12.30 - Come nel copione non scritto, ma che tutti sapevano. I consiglieri di maggioranza sono arrivati, oggi, alla prima riunione di consiglio comunale, con le idee confuse sull'elezione del presidente. Lo scontro è tra Sturiano, presidente uscente, e Vinci. O meglio, tra Ruggirello (presente a Sala delle Lapidi) e Gucciardi. La notte non ha portato consiglio. E dopo il giuramento dei 30 consiglieri comunali e del sindaco si è deciso di sospendere la seduta. Proposta arrivata da Arturo Galfano, quella di sospendere la seduta, prima di votare il presidente del consiglio comunale. 
"E' il primo sindaco di Marsala che ancora non ha assegnato le deleghe dopo tutto questo tempo. C'è qualcosa che non va", ha detto Pino Milazzo al sindaco dopo la proposta di sospendere la seduta. 
"Prendiamo atto della nullità della proposta politica della maggioranza. Siamo stati disponibili a una discussione comune, alla luce del sole sul presidente, ma nessuno ci ha cercati. Noi non siamo d'accordo con la sospensione", ha detto invece Giovanni Sinacori. "Di cosa avete parlato fino ad oggi?" chiede sempre dall'opposizione Walter Alagna. "E' specioso che dopo otto mesi di commissariamento ci si aggrappi alla mezz'ora della sospensione che si chiede" risponde il neo eletto Daniele Nuccio.
Alcune note di colore. Alessandro Coppola, meglio noto come Alex C, consigliere di maggioranza, si è seduto tra i banchi dell'opposizione. Il cambio di casacca più veloce della storia, prima ancora di giurare? "Non mi hanno tenuto il posto, tranquilli", dice lui. 
Abbronzatissimo e con camicia di lino il decano Enzo Russo si gode lo spettacolo da ex consigliere comunale, "ora mi posso rilassare". Polemiche contro Pino Ferrantelli. C'è molta gente a Sala delle Lapidi. Le sedie sono rigorosamente per gli invitati. Una la occupa Pino Ferrantelli, che è ex presidente del consiglio comunale nonchè papà di Nicoletta, consigliera neoeletta. "Che ci fa lui seduto lì?", protestano dal pubblico. La situazione è poi stata portata alla calma dai vigili urbani. Ha giurato Alberto Di Girolamo, con fascia tricolore, stavolta non è scesa la lacrimuccia come in occasione dell'insediamento. "Sarò il sindaco di tutti i cittadini. Ai consiglieri auguro buon lavoro, sia maggioranza che minoranza troveranno la mia porta sempre aperta per proposte per il bene della città". A breve, se decidono, dovrebbe riprendere la seduta. Ma i nervi sono un po' tesi. La maggioranza è alla prima prova. E già molti, sotto sotto, ammettono che così non si va avanti. "Alberto si può fidare solo di 4,5 di noi- dice un consigliere di maggioranza - gli altri tirano per sè". 

 

09,20 - Comincerà tra poco meno di un'ora la prima seduta del nuovo consiglio comunale di Marsala. Dopo il giuramente, occhi puntati sull'elezione del presidente. Al primo appuntamento importante la maggioranza arriva spaccata e senza un accordo. Enzo Sturiano vorrebbe per se la poltrona, dimettendosi poi da assessore di Di Girolamo, ma la stessa poltrona è stata reclamata dal Psi. Su questo stallo il Pd (che dovrebbe essere anche il partito di Sturiano, ma a quanto pare ci sono tanti Pd a Marsala...) si è inserito imponendo il nome di Antonio Vinci. L'ex capogruppo è gradito a tutti i consiglieri eletti nella lista del Pd, e prenderebbe voti anche dall'opposizione e dal Psi (più che mai spaccato). "Una voce per Marsala" e il gruppo di Sturiano sono invece per quest'ultimo. "Cambiamo Marsala" potrebbe appoggiare Sturiano perchè sono convinti che a loro spetterebbe il posto in giunta che si libera. Che si fa? Per non fare ridere la città si tenta una soluzione in extremis nelle ultime ore per convincere Sturiano a fare un passo indietro. Ma sono scesi in campo anche i big, perchè è ovvio che Marsala è ancora una volta terreno di scontro di altri appetiti, e infatti si sta consumando una velenosa battaglia tra il capogruppo del Pd all'Ars Baldo Gucciardi e il santo protettore di Sturiano, Paolo Ruggirello. Di fronte a questo scenario, prende sempre più corpo la volontà di rimandare l'elezione del presidente: uno stallo che di fatto bloccherebbe sin da subito l'attività del consiglio comunale e mostrerebbe alla città una maggioranza più debole e litigiosa del previsto. 

07,00 -  Il vestito nuovo comprato per l’occasione. La rifinitura dal parrucchiere. Gli inviti a parenti e amici, per affollare, soprattutto per i neo eletti, Sala delle Lapidi. E via. Oggi è il primo giorno del nuovo consiglio comunale di Marsala. Faranno il debutto molte facce nuove, altri torneranno ad occupare di nuovo lo scranno. Si insediano i 30 consiglieri, 18 di maggioranza e 12 di opposizione. C’è il boom del Partito Democratico con 7 rappresentanti. La novità del consigliere del Movimento 5 Stelle, fuori dagli schieramenti della sfida del ballottaggio. C’è la presenza di tanti giovani e tante donne. Ma l’attenzione, oltre che ai sorrisi, alle pose per la foto ufficiale, l’ultimo ritocchino alla cravatta, sarà per la maggioranza che in queste ultime ore prima del primo giorno di scuola si è complicata la vita, come sempre piace fare al centrosinistra.
La partita è per l’elezione del presidente del massimo consesso civico. A presiedere la prima seduta di oggi ci sarà Enzo Sturiano, che però punta a riconfermare per sè la poltrona più comoda di Palazzo VII Aprile.
Per Sturiano, che si è confermato il consigliere più votato ed è anche assessore nella giunta Di Girolamo, la strada è in salita però. Se la gioca con Antonio Vinci, altro consigliere di esperienza, ex assessore di Giulia Adamo. Sturiano parte dai tre voti della sua lista, democratici per Marsala, più quelli di Una Voce per Marsala. Il Psi con Nino Oddo ha rivendicato la presidenza del consiglio, visto che è la seconda lista più votata dopo i democratici. Però i socialisti spingevano su Oreste Alagna, o al massimo su Michele Gandolfo (che avrebbe potuto attirare l’attenzione della minoranza). Ma le due ipotesi nell’ultimo giorno sembrano essere cadute. I tre consiglieri del Psi, quindi, potrebbero votare Sturiano se riesce a promettere che il posto che lascerebbe vacante in giunta andrebbe ai socialisti. Ma in giunta non comanda il consigliere più votato, mister mille preferenze. Allora Nino Oddo ha tentato il pressing su Alberto Di Girolamo per avere l’assessore. Il sindaco ha sempre detto che delle dinamiche del consiglio non vuole interessarsi, anche se rimane per ora il segretario del Partito Democratico. Da lui i socialisti non si aspettano nulla, perchè Di Girolamo, se si libera un posto in giunta sarebbe pronto a darlo a un esponente della lista Cambiamo Marsala. Un fedelissimo. I nomi sono i soliti, eventualmente: Roberta Pulizzi e Ignazio Passalacqua, per sostituire Sturiano. Sempre se la spunta. Perchè Antonio Vinci partitrebbe dai 7 voti del Pd, che voterebbe compatto per lui. E a loro si aggiungono i 3 di Cambiamo Marsala. Dalle parti di Una voce per Marsala sanno che Alfonso Marrone non può essere della partita. Allora si accontenteranno di appoggiare Sturiano per eventualmente puntare alla vice presidenza, o rivedersi nel tavolo delle spartizioni delle commissioni. Ma questo è un altro discorso. Come quello dei gruppi consiliari. Perchè se in un primo momento si prefigurava il gruppone da 10 consiglieri del Pd, con l’ingresso di Democratici per Marsala. Adesso la cosa si può complicare. Non solo per le resistenze che il Pd ha avuto sul nome di Sturiano, ma anche per il mal di pancia che avrebbe, ad esempio, Ginetta Ingrassia ad entrare nel gruppo unico. Questo fino a ieri sera. Quando la maggioranza si è chiusa fino a notte fonda per tentare di tirare le somme ed uscire compatti con un nome.
Serata di riflessione anche per la minoranza. Gli undici eletti dello schieramento che ha appoggiato Massimo Grillo si sono visti ieri per studiare una strategia. Sembra che però aspetteranno la mossa della maggioranza. Si pensa di votare scheda bianca, oppure ognuno scrivere il proprio nome. Anche se nel segreto dell’urna tutto può succedere. Questo Sturiano lo sa, e per bypassare l’opposizione interna del Pd, spera nei voti della minoranza.