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10/08/2015 18:05:00

Il sicilianismo di Rosario Crocetta

di Dino Agate - Ho letto sui giornali che Rosario Crocetta, presidente della Regione, ha dichiarato, in un convegno con altri politici ed il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che “Non abbiamo bisogno dei Soloni di Milano e di Roma”. Bene Rosario! La tua dichiarazione é tutto un programma. Il guaio é che le conseguenze ricadranno sulle nostre spalle. Tu alla fin fine, male che ti vada, di puoi andare a godere la rendita di tanti anni di sindaco, di parlamentare e di presidente della Regione, al sole della tua casa, tra Palermo e Milazzo, dove non manca mai la veduta mozzafiato della costa tirrenica. E noi? Noi cittadini siciliani, che aspettiamo le riforme che mai arrivano? A noi tutto il peggio della tua amministrazione. A te la prospettiva di una piacevole vecchiaia.
Come fa a dire l'istrione Crocetta che noi siciliani non abbiamo bisogno dei soloni di Milano e Roma, in presenza del presidente del Consiglio, che é stato troppo educato, e avrebbe ben potuto mandarlo a quel paese? Da sempre la Sicilia é una palla al piede dei siciliani da una parte, e dei vari governi centrali dall'altra, o che é lo stesso, di tutta l'altra Italia. L'autonomia speciale nostrana non solo non ha amministrato meglio di quanto é avvenuto nelle regioni ordinarie, ma l'ha fatto specialissimamente peggio. L'Assemblea Regionale ha più poteri di quanto ne hanno le altre regioni, in molti campi, tranne naturalmente che nella difesa, nella giustizia, e nei rapporti internazionali. Invece di utilizzare queste sue facoltà spesso ha scopiazzato, con ritardo, leggi e provvedimenti che sono stati pensati e resi operativi prima nel resto d'Italia. Quando qualche volta l'Assemblea ha promosso provvedimenti legislativi di prima mano, e subito sono stati pubblicizzati ai quattro venti, si é trattato di un flop, come nel caso delle Province. Si é detto tre anni fa che le stavamo eliminando, primi fra tutti. Ed é successo che ancora sono in piedi, con il loro carico di sprechi ed inefficienze.
Crocetta non sente il bisogno di Soloni? Gli sarebbe necessario almeno un discreto insegnante di scuola elementare, che lo punisse per le fregnacce che dice e che fa.
Di tutti gli interessi della Sicilia, quello che sta più a cuore alla classe politica siciliana, interpretata bene dal presidente della Regione, é il vanaglorioso provincialismo e sicilianismo. La gente in effetti se ne frega della speciale autonomia siciliana, che é l'aspetto politico della goffaggine umana. La gente vorrebbe che la Sicilia progredisse sulla via della modernità e delle riforme. La classe politica, invece, di fronte ai più gravi problemi non trova di meglio che dichiararsi orgogliosamente autonoma, e non bisognevole di consigli da parte di chicchessia. Ma non fa altro che difendere prerogative e privilegi dannosi, come fosse, e lo é davvero, l'ultimo baluardo dei boiardi di Stato, in un tempo in cui i boiardi nel mondo occidentale sono scomparsi.

leonardoagate1@gmail.com