Quantcast
×
 
 
16/09/2015 18:34:00

Helg, cominciato il processo a Palermo per l'ex presidente di Confcommercio

 Helg, è cominciato il processo a Palermo per l’ex presidente di Confcommercio Palermo ed ex vicepresidente Gesap, arrestato il 3 marzo scorso mentre intascava una tangente da 100 mila euro. Helg è arrivato intorno alle 9.30 al Palazzo di giustizia di Palermo, dove si è presentato in compagnia del suo avvocato, Giovanni Di Benedetto, alla prima udienza davanti al gip Daniela Cardamone.

Il Procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, che coordina l’inchiesta sulla tangente, aveva chiesto il rito immediato ma alla fine è stata accolta la richiesta della difesa del giudizio abbreviato. Helg venne arrestato dai carabinieri nel suo ufficio della Confcommercio proprio mentre prendeva la ‘mazzetta’ chiesta per rinnovare la concessione, senza aumenti di canone, di uno spazio commerciale dell’aeroporto di Palermo al pasticciere Santi Palazzolo.

L’imprenditore, che aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri, aveva registrato la conversazione con Helg, mentre quest’ultimo gli chiedeva i soldi della tangente. Come avevano spiegato gli investigatori, “proprio nella veste di rappresentante Gesap, Helg ha chiesto e ottenuto il pagamento di una somma di denaro di 100 mila euro a un esercente del settore della ristorazione, affittuario di uno degli spazi commerciali dell’aeroporto, il quale si era rivolto a lui per ottenere la proroga triennale del contratto a condizioni favorevoli”.

La richiesta e la consegna del denaro “ha fatto registrare la classica sequenza estorsiva consistente nella prospettazione, da parte di Helg, della difficoltà dell’operazione di rinnovo se non supportata dal suo prezioso intervento e, da parte del commerciante, nell’adesione all’illecito pagamento” per il quale Helg “ha preteso, oltre alla consegna di una somma in contanti di 50 mila euro, l’impegno da parte del commerciante alla corresponsione rateale di 10 mila euro al mese con il contestuale rilascio, in funzione di garanzia dell’impegno, di un assegno in bianco”.

Helg durante l’interrogatorio di garanzia, dopo avere tentato di respingere le accuse, davanti all’evidenza era crollato affermando di avere chiesto la tangente “per la prima volta” a causa “delle difficoltà economiche” in cui versava, per un’ipoteca sulla casa e il fallimento dell’impresa che presiedeva.

Nel frattempo, l’inchiesta si è allargata. E la Procura ha iscritto nel registro degli indagati anche l’ex direttore generale della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, Carmelo Scelta, licenziato dai vertici del ‘Falcone e Borsellino’. Secondo la Procura, che di recente lo ha interrogato, ci sarebbe anche la partecipazione di Scelta nella vicenda esplosa con l’arresto di Roberto Helg. Era stato lo stesso imprenditore Santi Palazzolo a raccontare di essersi rivolto ad Helg su indicazione dello stesso Scelta nel corso di un incontro.

PALAZZOLO. “Cosa ho provato quando ho incrociato per qualche secondo lo sguardo di Roberto Helg? Vuole sapere la verità? Provo solo tanta indifferenza. Niente altro…”. Santi Palazzolo è il pasticcere che nel marzo scorso denunciò e fece arrestare l’allora vicepresidente della Gesap e Presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg mentre intascava una tangente da 100 mila euro. C’è anche lui nell’aula 16 del nuovo Palazzo di giustizia dove in mattinata si è svolta la prima udienza, con il rito abbreviato, a carico di Helg accusato di estorsione.

I due si sono visti per qualche attimo, Helg sul banco degli imputati e Palazzolo accanto alla difesa. Anche il commerciante ha chiesto al gip Daniela Cardamone di costituirsi parte civile nel processo. “E’ un atto dovuto costituirsi parte civile – dice all’Adnkronos- vedremo poi cosa deciderà il giudice.Guardandolo ho provato solo indifferenza”.

Fu proprio lui ad incastrarlo con una registrazione della loro conversazione, quando Helg gli chiese la tangente da centomila euro. “Posso immaginare il suo stato d’animo di oggi ma non so come si senta, chiedetelo a lui – dice -. So che rifarei tutto ciò che ho fatto. Lo farei altre cento volte”. Intanto è attesa per i prossimi mesi la decisione del collegio arbitrale sul rinnovo del Contratto di affitto all’aeroporto della pasticceria per la quale Helg aveva chiesto la tangente. La Gesap non ha rinnovato il contratto e Palazzolo si è rivolto a un collegio arbitrale. “Non voglio esprimermi dice – aspetto la decisione dell’arbitrato. Ho massima fiducia nel giudice”. E sul processo abbreviato a carico di Roberto Helg dice: “Ho fiducia nella giustizia, bisogna avere fiducia”.

Helg, arrestato il 2 marzo scorso mentre intascava una tangente da 100 mila euro, si trova agli arresti domiciliari. La prima udienza è stata interamente dedicata alle costituzioni di parte civile.

Oltre a Palazzolo sono stati ammessi dal gup anche il Comune di Palermo, il Comune di Cinisi, Addiopizzo, Solidaria, Confcommercio Palermo e Confcommercio Sicilia, Camera di commercio Palermo, Unioncamere, Confesercenti e Sos Impresa. Il processo è stato rinviato al 22 ottobre per la discussione.