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05/10/2015 06:30:00

Marsala. Antonio Vinci: “Il Pd è con il sindaco, non siamo traditori"

Maggioranza spaccata a Marsala dopo la bocciatura in consiglio comunale dell’aumento della Tasi proposto dalla Giunta Di Girolamo. Antonio Vinci, capogruppo del Pd in consiglio comunale, volano stracci anche dentro il suo partito, un po’ hanno votato a favore, altri compreso lei si sono astenuti. Cosa sta succedendo?

Il gruppo Pd ha rinnovato il sostegno al sindaco.

Però gli avete votato contro, di fatto. 5 astenuti, tra cui lei, e 2 a favore.

Non significa non dare più appoggio all’amministrazione. Ci sono atti amministrativi che devono essere votati per coscienza. Durante la seduta ho fatto il punto sulla situazione che ho trovato quando amministravo la città e quella che hanno trovato adesso. Nella riunione di maggioranza prima del voto si è deciso di votare per coscienza.

Ed è successo il patatrac.

Noi non eravamo nelle condizioni di votare quella delibera. Gli uffici non hanno portato un bilancio in discussione, non avevamo elementi per poter giudicare quell’atto. Con un bilancio tra le mani noi potevamo verificare se c’era la necessità dell’aumento della Tasi.

Ma l’amministrazione ha detto che non c’era altra scelta per far quadrare i conti. O l'aumento Tasi o il taglio dei servizi.

Sicuramente per una quadratura del bilancio era opportuna votarla.

Allora perchè l’avete bocciata?

Dobbiamo fare i conti con la crisi che attanaglia la nostra città. Mettere le mani in tasca ai cittadini era un qualcosa di pericoloso e che non garbava alla maggior parte dei gruppi. Ma non significa che il Pd è spaccato e che non appoggia l’amministrizione. E’ stata una votazione, niente di più.

Non era documento da poco però quello che avete bocciato, Vinci.

Era un atto propedeutico al Bilancio, con il quale si prevedeva una maggiore entrata di 1,5 milioni di euro che non venivano presi agli industriali ma ai poveri cittadini. Parliamo della Tasi che Renzi toglierà. L’ufficio è stato leggero a non farci capire bene l’operazione, però era nell’aria che sarebbe stato bocciato.

C’era il sentore che sarebbe stato bocciato. L’amministrazione poteva ritirare il provvedimento?

Avrebbe potuto. Secondo me dovevamo discutere sia di aumento Tasi che di Bilancio.

Sia il sindaco che il vice Agostino Licari in questi giorni, annunciando la manovra, hanno più volte puntato il dito sulla gestione economica delle precedenti amministrazioni. Lei nella giunta Adamo fu assessore al Bilancio. Si è un po’ risentito delle accuse di negligenza che le hanno fatto?

Ho fatto in consiglio comunale la cronistoria di come si sono trovati loro, di come si è trovato il commissario straordinario, e di cosa ho trovato io quando volevo ridurre le spese ad esempio con Aimeri. Io volevo che il settore Tributi del servizio idrico prendesse un’altra piega, abbiamo però avuto poco tempo con la giunta Adamo. Le cose si devono far capire anche ai consiglieri comunali che si confrontano con la città, questo è mancato. Siamo però più compatti di prima.


Il Psi minaccia di uscire dalla maggioranza.

Il Partito democratico no, il nostro intendimento è quello di capire fino alla fine come stanno le cose.

Daniele Nuccio di Cambiamo Marsala, gruppo di maggioranza, dice che gli assessori di riferimento dei gruppi con non hanno approvato la Tasi devono dimettersi. Compresa Anna Maria Angileri, che è di riferimento del Pd.

E’ un po’ senza esperienza, ha bisogno di imparare modi e comportamenti dell’aula consiliare. Non accettiamo lezioni da nessuno in politica, tanto meno del giovane collega Nuccio.

Come si ricuce la maggioranza?

Ci incontreremo e il sindaco metterà attorno ad un tavolo i partiti di maggioranza.

Sono cambiati gli equilibri però.

Secondo me non è cambiato nulla. E’ un voto su una delibera proposta dall’ufficio di ragioneria, credo che anche l’amministrazione abbia subito questa decisione dell’ufficio. Per me è finita lì.

Ci saranno sostituzioni in giunta? La prima indiziata a lasciare l'assessorato è Lucia Cerniglia, del Psi

Non credo. Se si dà questa connotazione chissà in 5 anni quante teste dovranno volare. Succedono sempre queste cose in occasione della discussione del bilancio. Non credo che Alberto Di Girolamo farebbe questi giochi di bassa leva.



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