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21/10/2015 06:45:00

Tasse e misteri a Marsala, l'Aipa cambia nome, al Comune non tutti lo sanno....

 Strane cose si muovono intorno all'Aipa, l'azienda che è incaricata dal Comune di Marsala di riscuotere - con un costo salatissimo - la Tares, la tassa sui rifiuti. Aipa è al centro di molti scandali in altre città d'Italia, come abbiamo raccontato qualche settimana fa. Oggi la società è in concordato preventivo. E la novità adesso è un'altra. L'Aipa infatti ha cambiato nome. O meglio, il ramo d'azienda della società è stato ceduto. Lo si capisce già vedendo che è cambiata la targhetta negli uffici di Via Verdi a Marsala. Infatti la nuova società si chiama Mazal Global. Ha un marchio che sembra ispirato ad una loggia massonica, ma tant'è. 

Ma, attenzione, al Comune di Marsala non ne sanno nulla. Il sito del Comune fa sempre  ufficialmente riferimento ad Aipa.

Aipa Spa ha operato quello che tecnicamente si chiama fitto di ramo d'azienda a Mazal Global Solution srl. Ma questo non comporta affatto che anche i contratti passino da una società all'altra, quella è un'altra procedura, è la la cessione di contratto. Mazal Global Solution srl ha gli stessi requisiti di Aipa? Non è detto. E, soprattutto, il fitto del ramo d'azienda, con la cessione di contratto, potrebbe essere per il Comune di Marsala l'occasione per la rescissione del contratto. Su questo aspetto l'Amministrazione Comunale ha fatto dichiarazioni contrastanti. Il vicesindaco Agostino Licari prima ha fatto intendere che vuole togliere il servizio all'Aipa per risparmiare sugli ingenti costi (700.000 euro l'anno), poi ha detto che il Comune non ha personale formato (personale formato per la riscossione dei tributi? E prima come si faceva?), poi ha detto che vuole rescindere dal contratto ma evitare il contenzioso. Nel frattempo si scopre che il Comune di Marsala ha tasse non incassate, a tutti i livelli, per 50 milioni di euro. Magari un servizio di riscossione con tutti i data base aggiornati, collegato al Ministero delle Finanze e alle principali agenzie pubbliche, potrebbe essere più efficente. Comunque, il fatto grave è che al Comune di Marsala, a differenza degli altri Comuni interessati, non risulti ancora nemmeno la delibera della Giunta Comune con la presa d'atto del passaggio dell'appalto. 

"E' tutto sotto controllo - dice il vicesindaco Agostino Licari, che ha la delega ai Tributi -. Abbiamo preso atto della cessione del ramo d'azienda da parte dell'Aipa. Non possiamo rescindere dal contratto perchè in questo caso non la cessione del contratto dalla vecchia alla nuova azienda, con la titolarità dei rapporti, è automatica. Confermo comunque la volontà dell'Amministrazione Comunale di rivedere il contratto che ci lega con la società di riscossione fino al 2016. Da quel momento, se non prima, Marsala tornerà a curare in proprio l'incasso dei tributi. Devo anche aggiungere che, rispetto ad altre città, Marsala sul fronte riscossione è stata fortunata, perchè non ci sono inadempienze". 

Come abbiamo raccontato, l'AIPA per incassare la Tares solo a Marsala si becca di aggio, cioè di percentuale sull'incasso, circa 600.000 euro l'anno, con una percentuale del 3,2% sul gettito ordinario. al 2014 l'Aipa ha il 3,2% sull'ordinario e l'11% sull'accertato (imposte che erano state evase, dichiarazioni mendaci, fabbricati non dichiarati).

Aipa è al centro di un grosso scandalo, scoppiato in Lombardia. Non ha mai versato nelle casse di 400 città lombarde i soldi delle imposte, e lo scorso Luglio è stata colpita da un sequestro di 4 milioni di euro. Una montagna di soldi destinata alle casse pubbliche di circa 400 Comuni della Lombardia ma mai arrivata a destinazione. Il periodo finito sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle è compreso tra il 2008 e il 2013.