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17/12/2015 17:46:00

"Vite da Sprecare" di Giovanni Calvaruso. Ad aprile le riprese grazie al crowdfounding

“Vite da sprecare”, è il secondo film del regista siciliano Giovanni Calvaruso che sarà girato la prossima primavera grazie ad un progetto di crowdfounding. Dopo “31 Gradi kelvin” (2013) prodotto dalla Arbash, con il quale ha partecipato a diversi Festival sia in Italia che all’estero, vincendo diversi premi, fra i quali una prestigiosa Menzione Speciale al 36° Festival du Film Italien de Villerupt. “Vite da sprecare” è ambientato nella Sicilia di qualche anno fa e narra una serie di fatti di sangue rimasti irrisolti. Il film è ispirato a vicende realmente accadute in Sicilia e per raccontarle Calvaruso utilizza il genere cinematografico del docu-film: interviste, materiali di repertorio e, soprattutto, ricostruzioni interpretate da attori professionisti. Il titolo è ispirato a un passo del libro di Tiziano Terzani, “Un indovino mi disse”, in cui l’autore, a proposito dei giovani prigionieri politici della Birmania di metà anni ’90 mandati ai lavori forzati, scrive: “Per la dittatura erano tutti criminali, uomini da incatenare, vite da sprecare, senza lasciar traccia...”. Vite da sprecare sarà girato in Sicilia occidentale a aprile 2016 e le riprese dureranno tre settimane. Il film verrà girato in qualità 4K ed è pensato e strutturato per essere distribuito in prima istanza nelle sale cinematografiche. L’argomento e la trama del film verranno svelate nel mese di gennaio del 2016. Per produrre il nuovo film il regista sta sperimentando per la prima volta il crowdfunding, una via nuova e alternativa a quelle tradizionali. Il crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è un processo di finanziamento dal basso, per cui un gruppo di persone finanzia altre persone attraverso libere donazioni in cambio delle quali riceve una o più ricompense. Il crowdfunding è una importante fonte di finanziamento ogni anno per circa mezzo milione di progetti europei che altrimenti non riceverebbero mai i fondi per vedere la luce.

Un modo concreto che consente con la raccolta fondi di partecipare attivamente a una comunità economica di tipo nuovo, consentire la crescita di un progetto e permettere a storie e idee di nascere dal basso, in maniera condivisa. Significa credere in un progetto, supportare le persone che lo promuovono e far parte di una comunità. Per finanziare il progetto e promuovere la campagna di raccolta fondi il regista assieme al suo gruppo di lavoro ha deciso di appoggiarsi a una delle più importanti piattaforma di crowdfunding esistenti in Italia, Produzioni dal basso, una delle prime piattaforme nate in Europa. Produzioni dal basso è una pittaforma di crowdfunding reward e donation, basata su donazioni libere e ricompense.
La campagna di raccolta fondi per “Vite da spercare” è iniziata l’undici dicembre sul sito di Produzioni dal basso e il termine per raccogliere tutte le donazioni è fissato al 7 febbraio 2016. Ogni sostenitore può donare dai 10€ in su ed è prevista una serie di ricompense proporzionate al valore della donazione (attestato di finanziatore, locandina del film, il film in versione digitale HD, il dvd del film, la t-shirt, nome nei titoli di coda, etc). Per contribuire basta andare sul sito www.produzionidalbasso.com oppure usare il link diretto del sito www.produzionidalbasso.com/project/vite-da-sprecare/.

Biografia di Giovanni Calvaruso -  Dopo avere conseguito, nel 2002, la Laurea in Storia e Critica del Cinema presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ha iniziato a lavorare come aiuto/assistente alla regia alla produzione di molti film di alcuni fra i più affermati registi italiani, fra cui Pasquale Scimeca, Ficarra&Picone, Marco Bellocchio, Emma Dante, Renato De Maria e altri. Dopo avere realizzato alcuni cortometraggi no-budget, nel 2012 gira il suo primo documentario prodotto dalla Tramp Ltd e intitolato impazzite schegge che racconta la città di Palermo e le sue pulsioni e i suoi conflitti attraverso alcune delle band che fanno musica nel capoluogo siciliano. Nel 2013 realizza il suo primo lungometraggio intitolato 31 gradi kelvin prodotto dalla società Arbash fondata da Pasquale Scimeca, con il contributo della Sicilia Film Commission. 31 gradi kelvin partecipa a diversi festival internazionali aggiudicandosi, fra gli altri premi, una Menzione Speciale della Giuria (presidente Edoardo Winspeare) al 36° Festival du Film Italien de Villerupt con la seguente motivazione: “L’interessante esordio di Calvaruso si fa notare per un registro dove la denuncia e la tensione morale non sacrificano la poesia. Già maturo nella caratterizzazione dei personaggi e soprattutto sicuro nello stile, il regista ci presenta una Sicilia inconsueta popolata di gioventù precaria sotto un cielo plumbeo. Nel film non c’è alcun cedimento al fascino facile della grande isola mediterranea, la sua visione pessimistica della realtà non consola ma fa partecipare lo spettatore sgomento al "genocidio di una generazione”. http://www.cinemaitaliano.info/pers/033526/giovanni-calvaruso.html FILMOGRAFIA 2003 – CONSUETUDO FATI (cortometraggio) 2004 – SENZA LACRIME NEGLI OCCHI (cortometraggio) 2005 – DIARIO DI UN CRIMINOLOGO (cortometraggio) 2012 – IMPAZZITE SCHEGGE (documentario) 2013 – 31 GRADI KELVIN (lungometraggio) - 31° Festival du Cinema Italien d’Annecy 2013 - 36° Festival du Film Italien de Villerupt 2013 ( Menzione Speciale della Giuria ) - 9° Incontri del cinema italiano - Festival di Tolosa 2013 - 5° Ortigia Film Fest di Siracusa 2013 ( Menzione Speciale della Giuria ) - 9° Festival del Cinema Italiano a Como 2014 - 3° Gold Elephant World di Catania 2014 ( Miglior Opera Prima)