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24/12/2015 00:00:00

Castelvetrano, inaugurata la prima casa dell’acqua cittadina

Inaugurata a Castelvetrano la prima casa dell’acqua. Le Case dell'Acqua, sono un servizio offerto ai cittadini poiché erogano acqua pubblica di qualità, naturale o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente. In tutta Italia sono migliaia le famiglie che ogni giorno si recano alle Case dell'Acqua per compiere un gesto semplice e in questo modo diventare “Attori Responsabili” rispetto al bene comune che è l'ambiente. Questo gesto semplice elimina la produzione e il trasporto su camion di milioni di bottiglie di plastica, riducendo così le immissioni nocive di CO2 in atmosfera. La ditta che ha avuto in concessione dal comune un’area con gli allacci alla rete idrica ed a quella fognaria,davanti al Parco delle Rimembranze, nei pressi del monumento del Calvario, in cambio oltre a pagare i canoni concessori annui per il suolo pubblico e per le utenze, ha fornito all’Amministrazione 50 tessere per l’approvvigionamento idrico che saranno distribuite nei prossimi giorni alle famiglie bisognose della città, quale aiuto concreto per rifornirsi di acqua. Tutti coloro che vorranno invece rifornirsi dell’acqua pagheranno 0,6 centesimi di euro al litro per l’acqua naturale e 0,7 centesimi di euro al litro per l’acqua frizzante. “Abbiamo accolto con favore la proposta del giovane imprenditore castelvetranese perché forniremo alla cittadinanza un servizio che consentirà innanzitutto un notevole risparmio economico - ha detto Errante - la qualità dell’acqua è garantita grazie ad un serie di controlli previsti dal Ministero della Salute ed inoltre chi si approvvigionerà dalla casa non utilizzerà più bottiglie di plastica riducendo così le immissioni nocive di CO2 nell’atmosfera.” 

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Gli Auguri del Sindaco Errante alla città:

Cari concittadini,
mai come quest’anno appare difficile potersi augurare delle serene festività. Avviluppati come siamo in una terribile spirale di pessimismo, di rabbia e di difficoltà economiche, sarebbe quasi naturale lasciarsi andare alla negatività e finire con il piangersi addosso, se la cosa servisse a farci stare meglio.
Ma sappiamo tutti che non è così. Stiamo attraversando un tunnel, che ha spaventose ripercussioni che coinvolgono tutti, istituzioni, famiglie, professionisti, imprenditori, artigiani, agricoltori, lavoratori e precari. La crisi ormai endemica, le manovre economiche cui è stato costretto il Governo, l’empasse di una Regione Siciliana con enormi difficoltà finanziarie, sono alla base di condizioni di vita certo non ottimali che non sarebbe né onesto, né leale nascondere; eppure non v’è altra strada che quella dettata dalla speranza, dal laborioso impegno affinché le cose possano almeno migliorare nel più breve tempo possibile.
Lavoriamo oltre 10 ore al giorno per tentare di aggredire quanti più problemi possibili. Rimane ancora molta strada da fare, ma la percorreremo, convinti come siamo, di essere nel giusto anche se quando per la prima volta, nel lontano 1997, iniziai la mia esperienza amministrativa al Comune di Castelvetrano, non mi sarei mai aspettato di vivere un periodo così difficile.
Non vi nascondo che lo sconforto, accompagnato dalla impotenza alla risoluzione di taluni problemi anche banali, mi assale ogni giorno.
Il senso del dovere, il rispetto per l'Istituzione che rappresento e la responsabilità assunta nei confronti degli elettori nel 2012 mi danno la forza di andare avanti.
Nel fare gli auguri di Natale alla comunità che ho l’onore e l’onere di guidare non voglio disperdermi in lunghi discorsi, ma solo rivolgere un pensiero denso di operosità a chi è in difficoltà, a chi soffre, a chi è precario, a chi non ha un lavoro e stenta a farcela.
Sarebbe troppo facile, oltre che da irresponsabile, perdersi in un Natale senza speranza. Il mio augurio commosso non può che esprimere due semplici cose, le uniche serie che io possa dire: ogni castelvetranese deve sapere che il loro sindaco è al lavoro per ogni tempo necessario a tentare di risolvere i problemi della quotidianità, oramai trasformatisi in costante emergenza, e alleviare gli effetti della crisi sul nostro vivere, trascurando i propri interessi e la propria famiglia; ma ogni castelvetranese deve sapere che abbiamo il dovere morale dell’ottimismo, non possiamo né arrenderci, né buttare la spugna, ma lavorare, lavorare ed insistere affinchè domani sia migliore di oggi.
Del resto il significato reale degli “auguri” che ci scambiamo sempre in occasione delle feste più significative è proprio questo. Ci diciamo “auguri” perché speriamo sempre che qualcosa migliori, sia più bello, pieno di significato per noi e per le persone a noi più care. Sono davvero certo che, insieme, si può mettere argine al disagio e dare un senso alla parola “solidarietà” e, nel contempo, aprire a nuovi sviluppi progettuali la nostra idea di città e di territorio. Buon Natale, dunque, affinché sia un Natale non troppo freddo, ma riscaldato dall’ottimismo, cui non possiamo, né dobbiamo rinunciare.



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