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17/02/2016 06:25:00

"Noi disoccupati degli scuolabus a Marsala senza lavoro e scioccati"

 Poteva finire peggio, e così non è stato fortunatamente, per Simone Sammartano, l’uomo di 62 anni, disoccupato che si è dato fuoco al Comune di Marsala davanti il sindaco. Poteva finire peggio per le ustioni che ha riportato e che non sono risultate gravi. Sammartano si trova con una serie di ustioni soprattuto al petto e al collo.
Un gesto disperato il suo, frutto di una situazione angosciosa di disoccupazione, per un uomo che a 60 anni fa parte di quel limbo in cui entrano le persone che sono ritenute troppo anziane per essere assunti e troppo poco anziane per andare in pensione.
Il dramma della disoccupazione coinvolge tutto il Mezzogiorno, e di gesti disperati, anch in Sicilia, anche in provincia di Trapani, ne succedono.
A Marsala il signor Sammartano guidava gli scuolabus. Un servizio che è sempre stato oggetto di polemiche, lotte sindacali, gestito in passato da una classe dirigente che mirava più alla speculazione politica che all’efficienza.
Sammartano è rimasto fuori dopo la nuova gara per l’affidamento del servizio che è stato aggiudicato da un’altra ditta. La vicenda l’abbiamo raccontato tante volte. I sindacati chiedevano l’assunzione dei lavoratori storici, la ditta invece ha preso altre scelte. “Abbiamo mandato tutte le carte in procura, abbiamo denunciato tutti nei mesi scorsi, anche il sindaco. Chi vinceva doveva assumere il personale storico presente nella vecchia graduatoria”, dice Ignazio Parrinello. L’amministrazione invece ha sempre ribadito di aver svolto con trasparenza le procedure e di aver osservato le regole.
Ma la vicenda di Sammartano, al di là della vertenza sul servizio scuolabus, al di là delle procedure, di come si è comportata l’amministrazione, di come si è comportata la ditta, delle ragioni dei sindacati, denota un malessere portato ad estreme conseguenze.
“Siamo rimasti scioccati per quello che è successo”, ci racconta Giuseppe, anche lui autista scuolabus, collega dell’uomo ustionato. “Ci siamo sentiti in questo periodo e mi parlava che non sapeva come andare avanti con la famiglia, gli dicevo di stare attento. Non doveva succedere. Non mi aspettavo che arrivasse a questo punto”. Sono 28 i lavoratori “storici” del servizio scuolabus rimasti fuori, metà autisti e metà assistenti. “Non abbiamo nessun sussidio di disoccupazione. L’anno scorso abbiamo lavorato solo due mesi. Giuseppe, 55 anni, è disoccupato, racconta che ha fatto giri nelle aziende di trasporto ma non ha trovato nulla. In famiglia, racconta, “fortunatamente lavora mia moglie. Altrimenti non sapremmo come fare. Siamo sdegnati per quello che è successo e delusi dalla politica”. La politica in questi anni ha promesso di tutto. E non solo ai lavoratori degli scuolabus.
Della situazione scuolabus se n'è occuato il Sinalp, il sindacato guidato a Marsala da Ignazio Parrinello, che negli ultimi mesi, dopo l’aggiudicazione del servizio, ha protestato diverse volte al Comune di Marsala. Diversi sono stati gli incontri con sindaco e assessori, per tentare di risolvere una vertenza che lasciava a casa 28 lavoratori. “Abbiamo denunciato tutto in procura per le irregolarità che abbiamo evidenziato”, dice Parrinello.
Il sindaco Alberto Di Girolamo è ancora scosso il giorno dopo il gesto disperato di Sammartano davanti i suoi occhi. “Poteva finire peggio, per fortuna siamo intervenuti in tempo. La disoccupazione è un dramma per tutti. Non ho mai promesso posti di lavoro alle persone, ho sempre detto che avremmo creato occasioni di lavoro. In questi mesi sono stati sbloccati diversi lavori pubblici”. Di Girolamo racconta che sono tanti i disoccupati marsalesi che chiedono nel suo ufficio aiuto. “Ogni giorno di ricevimento incontro cittadini che chiedono un lavoro, che chiedono una casa, che non hanno i soldi per pagare la luce. Noi non abbiamo mai promesso lavoro. Nè io, nè i miei assessori a questi cittadini abbiamo mai risposto ‘ci penso io’, come magari hanno fatto in passato. E’ stata questa la rovina del meridione”.
Sull’accaduto sono intervenuti anche il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello e il segretario comunale della Uil di Marsala Giuseppe Tumbarello.
“Si tratta di un grave episodio che ci lascia sgomenti – affermano -. Un gesto estremo per l’ex autista di scuolabus che ha perso la propria occupazione che evidenzia, ancora una volta, il dramma della disoccupazione in questo territorio che provoca disperazione e scoramento che portano a conseguenze estreme. E’ necessario quel cambio di passo già auspicato che ci consenta di passare dal disagio sociale al politiche attive per lo sviluppo del territorio. Al lavoratore e alla sua famiglia esprimiamo la solidarietà della Uil tutta”.
Intanto in ospedale, ricoverato, con ustioni di secondo grado su buone parti del corpo, c’è un signore di 62 anni, un padre di famiglia, che ha compiuto un gesto estremo.