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18/02/2016 06:20:00

Trapani. Pazza idea nel centrodestra. D'Alì candidato sindaco?

 A Trapani hanno cominciato a scaldare i motori per le amministrative del 2017. Dato ormai per scontato che Vito Damiano riuscirà a terminare la sua avventura
Una sindacatura da molti considerata fallimentare, voluta fortemente dal senatore Tonino d’Alì. Ora la città di Trapani si prepara ad una nuova sfida,  senza esclusioni di colpi. E questa volta la partita comincia molto prima.
Vito Damiano, lascerà una città con non pochi problemi da risolvere. Lo stesso Sindaco, invero, pare si sia creato tanti nemici ed è simpatico a pochi. Così lo si vede spesso passeggiare per le vie del centro storico in compagnia solo ed esclusivamente del suo telefonino.
Questo Sindaco, dicevamo, è seduto sullo scranno trapanese grazie alla imponente e senza sosta campagna elettorale che fece il senatore D’Alì, tanto da ribaltare un intero ballottaggio e da portare Damiano dritto dritto alla vittoria, salvo poi litigare immediatamente dopo.
Il senatore D’Alì con Damiano è stato come la dea Visnù, con le sue mille braccia, ha tentato di soccorrerlo più volte ma, non raccolti i segnali, lo ha lasciato al suo inesorabile destino.
Adesso, a poco più di un anno Trapani sarà chiamata alle urne. Due sembrerebbero essere le candidature che si profilano più pesanti e organizzate. E chi sa leggere tra le righe si rende conto che qualcuno è già in campagna elettorale.
L’ Mimmo Fazio lancia segnali chiari di un assalto alla bastiglia, intona canti di guerra e lancia il guanto di sfida. Quello che stupirebbe è l’area dalla quale questa candidatura nascerebbe. Fazio non è più Pdl, non è più forza Italia, è gruppo misto all’ars ma strizza l’occhio, e non solo, alla sinistra. Si è parlato di incontri e accordi tra Tranchida, sindaco di Erice, Salone, consigliere comunale di Trapani. Tutti smentiscono l'interessamento di Fazio nel centrosinistra. Ma il gioco è stato sempre quello. Mimmo Fazio nega e controbatte : "L’unica bandiera sotto la quale Uniti per il futuro si riconosce è quella degli interessi dei cittadini trapanesi. Non vi sono accordi sottobanco con alcuno."
E già questo sembrerebbe uno spot elettorale.
Dall’altra parte c’è il suo peggior avversario, un tempo alleato, il senatore targato Forza Italia, Antonio D’Alì. Seguendo un po’ a tantoni lo statuto azzurro non potrebbe ottenere un'altra candidatura nazionale, essendo in parlamento dal 1994. Ma Berlusconi non ha mai fatto mistero del fatto che con il senatore trapanese ha diretti rapporti personali e che potrebbe puntare nuovamente su di lui per le prossime nazionali. Ad onor del vero Trapani, dal 94 in poi, si registra come provincia più azzurra d’Italia. E queste cose il cavaliere, nonostante l’età, non le scorda affatto.
Il senatore forzista pare vorrebbe concludere la sua carriera politica proprio con la corsa, e la vittoria, a Sindaco di Trapani.
L’entourage del senatore però lo spingerebbe verso una posizione più sicura e meno rischiosa da un punto di vista di scontro diretto con Mimmo Fazio. La corsa alle regionali.
Lì, qualora vincesse l’area di centro destra, certamente D’Alì potrebbe avere gioco facile nell’ottenere un assessorato.
Ma a Trapani, per non parlare di tutta la provincia, non ci sono elementi forti dentro l'area di forza Italia che possano affrontare la sfida del momento. La strada sembra tracciata.