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26/02/2016 06:30:00

Nave Romana di Marausa. Ancora polemiche. Bianco scrive a Crocetta: “portiamola a Trapani"

Torna essere argomento di discussione la Nave Romana di Marausa. Il relitto conteso tra Marsala e Trapani, i cui pezzi sono stati tutti restaurati, e che adesso sta per essere esposto al Museo Lilibeo. La questione sembrava chiusa, con la firma del decreto dell’Assessore regionale Purpura sulla musealizzazione del relitto a Marsala, dopo anni di contese.
A riaprirla è stato il presidente del consiglio comunale di Trapani, Giuseppe Bianco, che ha scritto al presidente della Regione Rosario Crocetta. Nella nota Bianco chiede un incontro a Crocetta per parlare di riportare la nave romana a Trapani, e precisamente al Pepoli.
Ecco la lettera.

Nella qualità di trapanese innamorato della propria città e quale presidente del consiglio comunale rappresentante della cittadinanza, sarei onorato di poterla incontrare per discuere con lei, che so molto attento alla straordinaria cultura della nostra terra, di una situazione e di un progetto che a mio parere sono intimamente legati al futuro della mia Trapani.
Mi riferisco alla musealizzazione della nave romana trovata e recuperata nel mare di Marausa, litorale adiacente alla citttà di trapani e ad essa legato da storia, tradizioni, economia e cultura. Questo importantissimo reperto, se non unico quantomeno straordinario ed emblematico per un territorio che havisto combattere nei suoi mari l’epica battaglia delle egadi è stato trasportato nella vicina Marsala dove diverrà sicuramente occasione di richiamo turistico e culturale.
recentemente il consiglio comunale d Trapani ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo affinchè l’Amministrazione si facesse portavoce della opportunità della esigenza che tale splendido esempio di archeologia navale (e antropologica) rimanesse nel luogo deputato alla sua conservazione, la città di Trapani.
Già sede di un famosissimo museo - il Pepoli - che conserva le pregiate opere in corallo frutto del lavoro che i corallini trapanesi svolsero nel suo mare, Trapani benissimo si presterebbe ad essere sede museale di una nave di oltre due mila anni addietro, testimone della maestria dei carpentieri navali romani e dei commerci che attraversavano il Mare nostrum. Molti reperti sono stati già recuperati nel mare trapanese (basti pensare ai rostri delle Egadi), e certamente tanti altri saranno riportati alla luce nei tempi a venire. In questa ottica, nella speranza che Trapani possa divenire un punto di riferimento per i turisti e gli studiosi di arti marinare ritengo che un incontro di una rappresentanza del consiglio comunale con la Sv possa divenire un punto di svolta nella programmazione futura della conservazione e musealizzazione delle testimonianze antiche rinvenute nel mare della Città, una realizzazione simile avrebbe plurime positive ricadute sul territorio: economiche, culturali, turistiche.


Una diatriba di campanile, quella sulla Nave Romana, che è durata mesi e mesi. E che si era risolta con la decisione di Purpura di mandare i legni, da Salerno dove hanno subito una delicata opera di restauro, a Marsala.
Al momento al Baglio Anselmi c’è sulo un lungo legno che rappresenta la chiglia della nave. Il resto - circa 700 pezzi - deve ancora arrivare a Marsala. La soluzione lilibetana per la politica trapanese si è sempre sperato fosse temporanea. Da questo nasce l’intervento di Bianco.
A Trapani, la discussione è diventata anche motivo per attaccare l'amministrazione Damiano, che in questi mesi si è dimostrata più o meno impotente su questa vicenda. Perchè a Trapani non c'era una struttura adeguata per ospitare il relitto, perchè doveva essere contestualizzato, perchè Marsala aveva da mesi ricevuto la promessa da parte di Purpura di portare in città il relitto.

“Era impensabile di sistemare la nave romana in un altro posto che non fosse il Museo Lilibeo - ha dichiarato il direttore del Museo Lilibeo Enrico Caruso. Il porto di Lilibeo era il più importante in antichità nella Sicilia occidentale. Era giusto che la nave andasse a Marsala, e non lo dico perchè sono il direttore del Museo. Si deve sempre pensare di far sì che i musei abbiano una consistenza sempre maggiore. E’ sbagliato fare i musei con una sola opera. Se fosse andata a Trapani sarebbe stata una nave sola a Trapani con tre navi a Marsala”.

Tra le tante proposte in questi anni anche quella di Paolo Ruggirello, deputato regionale di Trapani. Nei mesi scorsi aveva dato il “nulla osta” (e con lui anche Nino Oddo del Psi) per la muesalizzazione a Marsala. Poi è ritornato sui suoi passi è ha proposto di costruire un museo a Marausa. Dove? Nel terreno in riva al mare in cui sorgeva la sua casa abusiva, insomma, un museo abusivo. “Damiano colga l'occasione di fare qualcosa di buono”, era la sfida di Ruggirello al sindaco di Trapani.
Damiano, tirato in ballo, definisce, a batticulo, quello di Ruggirello un “fantastico progetto” una “singolare proposta”. “In attesa che possa realizzarsi magari entro i prossimi 10 anni – continua il sindaco – continueremo a cercare la soluzione”.