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19/03/2016 18:00:00

Processo Aminta Guerrero, parlano le maestre del piccolo Lorenz

Nuova udienza davanti alla Corte d'Assise di Trapani del processo a carico di Aminta Altamirano Guerrero, la donna messicana accusata di aver ucciso il figlio, Lorenz Renda, morto a cinque anni dopo un'overdose di farmaci antidepressivi. Nel corso dell'udienza, davanti al presidente Angelo Pellino, giudice a latere Samuele Corso, e alla giuria popolare, sono state chiamate a testimoniare le maestre di Lorenz, Irene Ferrara, Giuseppina Piazza ed Angela Cudia. Le prime due avevano Lorenz nella loro classe, la terza insegna in un'altra classe ma conosceva il bambino per le attività avviate in collaborazione tra le diverse classi. Lorenz è stato descritto come un bambino vivace, attento, socievole, curioso, e più autonomo rispetto ai coetanei, un bambino con un carattere forte. Le testi hanno confermato che era soltanto la madre ad interessarsi delle attività scolastiche e del suo apprendimento confrontandosi molto spesso con loro per avere notizie sul figlio. “La vedevamo tutti i giorni – hanno detto le tre maestre – mentre il padre veniva solo molto raramente a prendere Lorenz all’uscita da scuola”. “Mamma e figlio vivevano in simbiosi”, “Lorenz aveva un’adorazione per la madre”, “Aminta viveva per suo figlio”, hanno ribadito le insegnanti. Le maestre di Lorenz hanno confermato di essere a conoscenza del rapporto difficile tra i genitori di Lorenz e delle precarie condizioni economiche della famiglia. Hanno raccontato che la signora Aminta Altamirano Guerrero spesso si sfogava con loro, raccontando  di maltrattamenti da parte del compagno e del fatto che lui bevesse troppo. Le maestre hanno riferito anche di un episodio in cui decisero di chiamare i responsabili del Centro anti violenza che si recarono a scuola e parlarono con la donna. Secondo le maestre, Lorenz capiva di essere al centro del conflitto tra i due genitori e, a volte, diceva che il papà non gli voleva bene, che se n’era andato via. “Si vedeva che il bambino era ‘arrabbiato’ con la figura paterna”, ha ribadito Giuseppina Piazza.
La prossima udienza del processo è fissata al 13 aprile quando saranno ascoltati due consulenti della difesa.
 



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