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10/05/2016 11:00:00

Basket. Playoff, impresa Trapani. Pareggia il conto con Brescia. Si decide tutto in gara 5

 L’impresa è servita. La Pallacanestro Trapani confeziona un’altra prova di spessore e riesce a pareggiare una serie che non più di qualche giorno fa vedeva la Leonessa Brescia condurre saldamente, con due partite di vantaggio. Grazie a un match di grande coraggio, tempra e presenza mentale, gli uomini di coach Ducarello riescono a sfruttare a pieno il fattore campo, guadagnandosi la possibilità di tornare a Brescia, per giocare la decisiva gara 5 (giovedì 12, ore 20.30). Non ci sono dubbi sul fatto che si tratterà di una sfida durissima, ma i granata la affronteranno senz’altro con la consapevolezza di poter contendere ai propri avversari il successo senza alcun timore e dopo due vittorie consecutive.
Nei primi minuti, le squadre fanno fatica a trovare il canestro con continuità, dando chiaramente la priorità all’agonismo, al limite dell’intimidazione fisica. A sbloccare Trapani ci pensa il solito Renzi, mentre Viglianisi mette in partita tutto il Pala Conad con la sua inimitabile grinta. Brescia si mostra reattiva e, sulle spalle di Moss, rimane incollata nel punteggio (8-5 al 4’). Okoye tuona con una schiacciata a difesa schiarata, galvanizzando i compagni, ma gli ospiti non indietreggiano di un centimetro. Si prosegue, così, in sostanziale equilibrio. A cavallo tra la fine del periodo di apertura e l’inizio del secondo, Alibegovic e compagni riescono a costruire un break che regala loro il vantaggio (19-25 al 12’). Tommasini risponde immediatamente con una tripla, imitato da Filloy poco dopo. Trapani ritrova compattezza anche in difesa, in un momento in cui, in linea generale, si segna di meno. E’ Chessa a rompere il digiuno, ancora dalla lunga distanza, acuendo il parziale (9-0 per il 28-25, al 15’). La gara vive di fiammate e Chessa va a nozze con questa filosofia di gioco sfrontata: sono ancora sue le due “bombe” successive, che portano Trapani sul “più 7”. Con lucidità ed energia, Brescia dimostra di avere imparato la lezione dell’ultima partita e rimane sul pezzo, innanzitutto dal punto di vista psicologico. Nonostante un altro momento positivo di Renzi, le formazioni vanno al riposo lungo senza che la sfida abbia ancora un chiaro padrone. Trapani ritorna in campo con convinzione. Mays, in particolare, sembra aver trovato giovamento dalla pausa e inizia a macinare gioco. I compagni (Ganeto e Renzi su tutti) si lasciano trascinare, così che il parziale diventa cosa fatta (56-46 al 24’). Bushati è l’anima di Brescia e fa sentire tutto il proprio carisma. L’inerzia, però, sembra essersi spostata leggermente dal lato trapanese e un paio di preziose giocate di Okoye a rimbalzo d’attacco ne sono una significativa testimonianza. Quando si arriva all’ultimo quarto, Trapani ha 10 lunghezze di vantaggio. Okoye, che aveva bruciato la sirena del terzo quarto con un mostruoso alley-oop, è il vero protagonista di questo momento: l’ala americana incide a dismisura con punti, rimbalzi e una fantastica intensità. Ci pensa capitan Filloy a fare il resto, con due triple consecutive, mandando il Pala Conad in totale visibilio (75-58 al 32’). Brescia cerca di ricucire lo strappo, utilizzando i benefici di un tecnico sanzionato ancora a Okoye. Il quintetto ospite ha buon gioco, riavvicinandosi con merito e costringendo coach Ducarello al time-out (75-66 al 35’). Nel momento decisivo, Trapani si affida all’asse Mays-Renzi, mentre gli ospiti si riavvicinano inesorabilmente (81-76 al 39’). Moss realizza il gioco da tre punti che riporta la sfida in totale parità, a 56 secondi dal termine. I granata avrebbero il tiro della vittoria, ma Brescia recupera palla e Bushati fallisce da sotto, in contropiede, il tiro allo scadere che avrebbe mandato i suoi ai quarti di finale. E’ supplementare. Non sembra volersi proprio schiodare la parità, anche nell’overtime, con le squadre che ribattono a vicenda, colpo su colpo (88-88 al 43’). Si arriva all’ultimo minuto, così, ancora appaiati. Quando più conta, Renzi fa semplicemente la differenza: suoi i 4 punti che decidono la partita, insieme alla penetrazione finale di Chessa. Brescia a 8 secondi dalla fine è ancora sul “meno uno”, ma Renzi dalla lunetta fa uno su due e gli ospiti non riescono a costruire un tiro pericoloso, prima che la sfida si concluda nel tripudio generale del Pala Conad. Si va a gara 5. Solo tre giorni per preparare una partita che si preannuncia complicatissima, ma ciò che il Pala Conad ha vissuto nelle ultime 48 ore sarà, a prescindere da tutto, davvero difficile da dimenticare.