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03/06/2016 15:00:00

Traffico di droga a Trapani. Scattano nove misure cautelari

 Questa mattina il personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Trapani ha dato esecuzione, su disposizione del GIP del Tribunale di Palermo, a nove misure cautelari del divieto di dimora nel territorio delle province di Trapani e Palermo nei confronti di altrettanti soggetti, resisi responsabili del delitto di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Al momento, tra questi, un soggetto risulta irreperibile.
Le misure restrittive della libertà personale sono state applicate a carico di:


SALAFIA Massimiliano Gaspare, nato ad Erice il 26.8.1977;
SALAFIA Michele, nato ad Erice il 23.4.1976;
PERAINO Valentina Margherita, nata a Marsala il 12.6.1990;
SALAFIA Maurizio, nato ad Erice il 25.4.1979;
INCARBONA Francesca, nata a Erice il 19.12.1979;
ACABO Giuseppe, nato a Erice il 27.8.1983;
CHERCHI Pietrino, nato ad Erice il 12.8.1984;
CHERCHI Giuseppe, nato ad Erice il 17.6.1989;


Le indagini traggono origine da un’articolata attività investigativa avviata dalla sezione Antidroga di questa Squadra Mobile e coordinata, inizialmente, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani finalizzata alla repressione di reati in materia di stupefacenti, commessi da alcuni giovani soggetti, alcuni dei quali già gravati da precedenti specifici, operanti in questo centro e nei comuni limitrofi.
In effetti, dopo diverse attività di polizia sul territorio venivano avviate una serie di attività di intercettazione a carico degli indagati che consentivano di acquisire una mappatura nell’ambito della criminalità dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti in questo capoluogo, con particolare riferimento al quartiere Milo, altrimenti conosciuto come “il Bronx”.
Dopo oltre due anni di indagini, venivano identificati e, nel marzo 2014, deferiti alla Procura di Trapani 25 soggetti che si rendevano protagonisti di diversi episodi di spaccio di droga finalizzati, comunque, all’autofinanziamento per l’acquisto di ulteriori sostanze stupefacenti.
Nondimeno, tale iniziale attività investigativa, conduceva all’individuazione di quei soggetti colpiti in data odierna da misura cautelare, per i quali nell’Agosto del 2015 la DDA di Palermo richiedeva idonee misure restrittive della libertà personale.
In particolare, l’attività di indagine consentiva di accertare l’esistenza di due distinti gruppi delinquenziali, il primo facente capo a SALAFIA Massimiliano classe 77 ed il secondo ad ACABO Giuseppe classe 83, entrambi di Trapani, i quali si servivano di amici fidati e familiari per distribuire la droga sul mercato.
Nel corso delle indagini emergeva anche un contatto fra i due gruppi criminali. Infatti, gli stessi pur tenendo differenti canali di approvvigionamento, si trovavano in un rapporto di stretta collaborazione. Infatti, accadeva spesso che quando a uno dei due gruppi terminava lo stupefacente, a richiesta l’altro glielo forniva temporaneamente anche a credito. In altre circostanze, inoltre, i due capi dell’associazione concordavano l’acquisto dello stupefacente dallo stesso fornitore, servendosi anche di comuni corrieri per il trasporto in questo centro.
Catania e Palermo rappresentavano le due principali piazze di approvvigionamento della droga, dove SALAFIA Massimiliano e ACABO Giuseppe erano soliti concordare e negoziare personalmente gli acquisti di stupefacente, versando, anche tramite alcuni sodali, il denaro necessario al fornitore del carico. Accadeva spesso che i due capi riuscissero ad acquistare lo stupefacente anche a credito, per i rapporti fiduciari coltivati nel tempo. Gli stessi due promotori dell’associazione a delinquere organizzavano altresì il trasporto dello stupefacente a Trapani, servendosi spesso di soggetti incensurati e insospettabili.
In concomitanza con il rifornimento di hashish e cocaina, i vari associati provvedevano sia al confezionamento che alla vendita dello stupefacente, tenendosi in costante contatto telefonico con i due capi. Come emerge dalle intercettazioni, le due organizzazioni curavano molto attentamente la contabilità giornaliera, sollecitando e riscuotendo dai propri sodali e dai clienti i crediti insoluti. In tale contesto, emergeva con estrema evidenza che nel cosiddetto quartiere Bronx, si consumavano svariate attività illecite e si era costituito, di fatto, un“supermercato a cielo aperto” ove si vendeva qualsiasi tipo di droga.
Nel corso dell’attività investigativa, venivano effettuati 6 arresti in flagranza di reato e, a ulteriore conferma di quanto emergeva dalle intercettazioni, venivano sequestrati oltre 300 grammi di cocaina, 3 kg di marijuana e circa 300 hashish. L’indagine ha accertato anche che il giro d’affari era di oltre 70 mila euro ogni sei mesi. Le partite di droga arrivavano in provincia con cadenza settimanale. I prezzi che le due associazioni a delinquere imponevano per la droga erano di 90 euro al gr per la cocaina, 10 euro al grammo per l’hashish e 7 euro al grammo per la marijuana.
I due gruppi criminali avevano escogitato metodi fra i più disparati per assicurarsi di raggiungere i vari clienti. Si erano serviti talvolta di minorenni, uno di 15 anni era stato anche tratto in arresto con 33 grammi di cocaina, che trasportava da Palermo a Trapani a bordo di un pullman di linea; di insospettabili donne, una delle quali arrestata mentre trasportava lo stupefacente a Pantelleria nascosto dentro uno impianto stereo portatile; persino una casalinga e la figlia, che erano state tratte in arresto, sempre dalla Squadra Mobile di Trapani, mentre stavano per iniziare l’attività di spaccio e avevano occultato le varie dosi all’interno dei calzini che indossavano.



Native | 2024-04-25 09:00:00
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