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06/06/2016 06:30:00

Marsala. Sturiano: "La crisi nella maggioranza? Sono altri che fanno terrorismo"

Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala, tra le ultime cose fatte, in questi giorni, dall'amministrazione Di Girolamo ci sono le strisce blu. I cittadini si sono arrabbiati, dicono che il Comune pensa solo a fare cassa. Per il sindaco il ragionamento è più complesso, serve a far andare meno auto nel centro storico. Lei che è sempre con un piede col governo e l'altro con il popolo che idea s'è fatta? E soprattutto, gliel'aveva detto il sindaco che voleva fare questa rivoluzione delle strisce blu?

 

Vorrei capire il progetto più complessivo come è stato fatto. Non ne sapevo nulla. Ho chiesto copia del progetto per capire che intenzioni ci sono. Si poteva parlare prima, almeno. Ci sono molte cose che non vanno.

 

Anni fa le strisce blu erano gestite dalla Soes, ora invece le gestisce il Comune.

 

Era stato aperto un contenzioso con la ditta. E da qualche anno lo gestisce il Comune.

 

Il vice sindaco Agostino Licari ha detto che verranno messe le colonnine, che ci saranno tre fasce di tariffe in base alla distanza dal centro. Ci saranno dei bus navetta. Come mai una cosa così articolata non è passata dalla seconda carica della città?

 

Sono ruoli distinti e separati. Ci sono competenze che sono del consiglio comunale e altre che sono della giunta. Facendo parte della maggioranza vorremmo essere messi a conoscenza di quello che accade. In passato abbiamo avuto un approccio con il sindaco sulle strisce blu.

 

Ma lei che ne pensa?

 

Bisognerebbe aumentare il prezzo se sono vicinie al centro storico. Ma bisogna dare alle persone un'alternativa. Ci vuole equilibrio.

 

Non è che adesso il sindaco la coinvolgerà sempre meno visto che lei capeggia questo gruppo di dissidenti?

 

Non esiste.

 

I consiglieri dissidenti sono sette con lei. C'era anche Chianetta ma Michele Gandolo dice che è tornato sui suoi passi.

 

Chianetta ha firmato e condivide perfettamente. Gandolfo deve mettersi d'accordo con se stesso.

 

Perchè?

 

Ho una serie di articoli, di sue dichiarazioni.

 

Un piccolo “dossier Gandolfo”.

 

Ad ottobre ha dichiarato che il Psi non andava all'opposizione e diceva che il sindaco aveva poca esperienza politica. Diceva che il sindaco non coinvolgeva la maggioranza e che si doveva cambiare regime.

 

E adesso?

 

Ad aprile Gandolfo dice che il sindaco non ha coinvolto il consiglio comunale sul piano dei rifiuti. Michele Gandolfo fino a quindici giorni fa faceva delle dichiarazioni sul mancato coinvolgimento della maggioranza e criticava il sindaco. E adesso chiede le mie dimissioni da presidente del consiglio comunale per aver dichiarato pubblicamente proprio sul mancato coinvolgimento della maggioranza.

 

Antonella Milazzo dice che il vostro malumore è una questione di poltrone.

 

Non è una questione che riguarda l'assessore nominato dal sindaco. Non parliamo di poltrone. Anche Alessandro Coppola, quando è stato approvato il bilancio ha detto che votava contro e andava in opposizione. C'è qualcosa che non va e di poco serio.

 

L'altro Coppola, Flavio, ha detto “se è uomo, visto che l'ha dichiarato, Sturiano si deve dimettere”. Come risponde?

 

Fino ad oggi sono stato garante del consiglio comunale, ho dato la possibilità a tutti i gruppi di dire la loro. Ho sempre concordato tutto con i gruppi consiliari. Sono stati spesso quelli dell'opposizione che non volevano iniziare i lavori per l'assenza dell'amministrazione. Lo statuto prevede l'obbligo morale di presenza dell'amministrazione. Non ci sono dubbi che vogliono strumentalizzare la situazione. Siamo stati eletti all'interno di una maggioranza per governare la città.

 

E' una lite continua la sua con Michele Gandolfo.

 

E' lui che fino a quindici giorni fa faceva dichiarazioni di quel tipo, contro l'amministrazione. E' arrivato a dichiarare cose molto più gravi, ad esempio che l'amministrazione non sarebbe trasparente.

 

Glielo fa per capriccio?

 

Se ha delle sue finalità non lo so. C'è anche il gruppo del Pd che spesso va in contraddizione su atti deliberativi importanti. Con consiglieri che per non essere messi in difficoltà scappano dall'aula consiliare. Ci vuole chiarezza.

 

Anche Antonio Vinci, capogruppo del Pd, è stato critico nei confronti dell'amministrazione.

 

E non mi risulta che qualcuno del suo gruppo lo abbia smentito.

 

Lo dice da aspirante tesserato Pd. Com'è finita quella storia?

 

Questa è un'altra di quelle questioni che devono essere chiarite.

 

Antonella Milazzo ha detto che vi siete presentati in blocco con 150 richieste di tessere.

 

Io vorrei capire pure come sono state fatte le 260 tessere dell'onorevole Milazzo.

 

E come sono state fatte?

 

Chiediamolo al gruppo dirigente del Pd se erano sono tutti d'accordo. Prendiamo l'area degli ex Ds, con cui siamo stati sempre in sintonia, io provengo da quell'area, e hanno contestato in diverse occasioni il tesseramento fatto. Rispetto agli accordi abbiamo presentato il nostro tesseramento.

 

Quanti siete?

 

151. Abbiamo presentato una anagrafica in cui ci sono gli indirizzi e i numeri di telefono di ogni sottoscrittore. Tra chi ha chiesto la tessera c'è anche Patrizia Paganelli.

 

E' in quota Sturiano?

 

E' in quota Pd. Non esagero, ci saranno 30, 40 tesserati che sono rinnovi di tessere.

 

Le 260 di Milazzo chi sono, le ha viste?

 

Non lo so. Se si fa un tesseramento lo si fa serio. Ci deve essere un comitato di garanzia, e non mi risulta che ci sia stato. Ogni cosa si fa all'acqua di rosa.

 

Gli altri sono stati poco seri, quindi, Sturiano?

 

Non è questa la questione. Bisogna capire se siamo parte integrante del Pd. Fino ad oggi gli amici dell'onorevole Ruggirello hanno dato dimostrazione di essere gente seria. Sono stati alleati del centrosinistra.

 

A Marsala lei poteva essere candidato sindaco del centrosinistra.

 

Mi è stato chiesto dal gruppo dirigente regionale di fare un passo indietro. Ho seguito le direttive. Ho detto che riconoscevo la legittimazione di Alberto Di Girolamo candidato sindaco.

 

Lei lo rivoterebbe Alberto Di Girolamo sindaco di Marsala?

 

Alle stesse condizioni sì.

 

Cioè che lei fa il presidente del consiglio comunale?

 

Condizioni ambientali. Fare il passo indietro mi è stato chiesto dal segretario regionale del Pd e dai vertici nazionale del partiti. A Palermo c'erano i massimi vertici di Articolo 4. Mi è stato chiesto di fare un passo indietro perchè non ha senso dividerci.

 

Un anno dopo che voto dà a questa amministrazione?

 

Un voto positivo. Sei.

 

Lei che voto si dà?

 

Non so. Devono essere gli altri a votarmi.

 

Che poi lei rappresenta la continuità, perchè era presidente del consiglio comunale anche con Adamo.

 

Per me non c'è stata gratificazione più grande delle parole del commissario straordinario Giovanni Bologna il giorno in cui ha lasciato l'incarico.

 

Che le ha detto?

 

Che alla città di Marsala augurava che il presidente del consiglio potesse succedere a se stesso.

 

E Ignazio Boschetto le augurava di diventare sindaco.

 

Può fare piacere.

 

Sturiano, l'amministrazione ha presentato il piano d'intervento sulla raccolta rifiuti. Il consiglio comunale lo dovrà votare. Lei che giudizio dà?

 

Non è un giudizio negativo. Vogliamo conoscerlo bene, perchè non vogliamo incappare negli errori del passato. Stiamo portando avanti un percorso, ci siamo dati delle scadenze, nei prossimi giorni ci sarà un consiglio comunale aperto il 14 giugno. Il 17 sarà la data ultima che ci siamo prefissati per chiudere con l'approvazione.

 

Quindi non è vero che lei trama per far saltare il piano?

 

Chi trama è chi fa terrorismo su queste cose. Io chiederei al consigliere Gandolfo se è a conoscenza di qualcosa. Stiamo lavorando di 300 pagine di relazione del piano rifiuti da Studiare.

 

Quindi sono gli altri che fanno terrorismo.

 

Gandolfo deve chiarire diverse cose. Ha dichiarato che avrebbe portato avanti i risultati della commissione d'inchiesta sui rifiuti e che l'amministrazione non stava andando in quella direzione. Ci sono trascrizioni di consiglio comunale in cui dice queste cose, Gandolfo, in cui si trova d'accordo con Antonio Vinci, che criticava l'amministrazione. Vorrei capire qual è stato il suo contributo sul piano rifiuti, lui che è stato presidente della commissione d'inchiesta sui rifiuti.

 

Rino Passalacqua assessore, le piace? Non gli hanno ancora dato le deleghe, si devono aspettare altri due mesi?

 

Non è un problema Rino Passalacqua. Non era un problema Nino Barraco, o altri.

 

C'è un altro assessore in arrivo?

 

Potrebbe accadere.

 

Il problema è il metodo.

 

Da diversi mesi abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco. Ci sono contestazioni che vengono fatte da gruppi consiliari che sono all'interno della giunta, che contestano la mancata condivisione, a partire dal Pd. Allora di cosa parliamo? Vogliamo una chiarezza politica. Vogliamo capire cosa non è andato bene. La sufficienza al sindaco la do perchè Alberto è h24 al lavoro per la città. Ma determinate cose dovevano essere discusse di più con la sua coalizione.