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30/06/2016 06:30:00

Marsala. Il piano rifiuti è passato (e stravolto). Cosa fare adesso?

 Dopo tante fatiche, polemiche, scontri dentro e fuori il palazzo, il consiglio comunale di Marsala ha approvato il nuovo piano dei rifiuti. Il progetto di raccolta rifiuti presentato dalla Esper, su incarico dell’amministrazione Di Girolamo, però è stato stravolto a colpi di emendamenti in aula dopo le sedute fiume di questi giorni. In sostanza è stato approvato un piano con un mucchio di servizi aggiuntivi, rispetto all’originale. E questo a causa degli emendamenti presentati soprattutto da Michele Gandolfo, consigliere del Psi, e del gruppo del presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano.

Adesso Esper e Amministrazione Comunale dovranno confrontarsi sulla strategia da seguire: sicuramente i conti sono tutti da rifare - alla luce degli emendamenti approvati - e si rischia di dover predisporre una gara d'appalto, già in ritardo, per un servizio anti economico per chi lo assume. In soldoni, la gara potrebbe andare deserta, e quindi, anche in questo caso, il Comune sarebbe costretto a negoziare una onerosa deroga semestrale con Aimeri. In ogni caso una proroga o l'affidamento temporaneo ad una altra ditta.
Nel frattempo si aspettano  notizie dalla Regione che è sempre alle pese con la riforma sui rifiuti..

Con 14 si e 2 astenuti (Gerardi e Aldo Rodriquez) il piano rifiuti è stato approvato ieri dal consiglio comunale in seduta di continuazione. Erano presenti 16 consiglieri.
Il voto di ieri è arrivato dopo la seduta fiume del giorno prima in cui sono stati votati tutti gli emendamenti che hanno nei fatti modificato il piano.

Il piano consiste nel progetto sulla raccolta dei rifiuti e pulizia della città che ci dovrà essere a Marsala dopo la scadenza del contratto con Aimeri a Settembre. Il progetto è stato redatto dalla Esper, una società indipendente tra le più note d'Italia, incaricata dal Comune e su cui diversi consiglieri hanno nutrito perplessità. La Esper, è bene ricordare, non si occuperà della raccolta, ma ha progettato le linee guida per poi scrivere la gara d’appalto per il nuovo servizio. Una gara da quasi 100 milioni di euro.
In queste settimane sono state tante le polemiche sulla ditta incaricata dall’amministrazione. Anche a causa dell’altro progetto, quello presentato da Giacomo Dugo con la sua Science4Life. Una mossa che ha destabilizzato i lavori in aula generando accesi scontri a Sala delle Lapidi.
La Esper ieri ha diffuso una nota nella quale cerca di sminuire le tensioni con alcuni consiglieri comunali, in particolare Flavio Coppola, e riconosceva la legittimità dei lavori di tutto il consiglio comunale. Esper inoltre denuncia una "campagna stampa" di diffamazione nei suoi confronti, perché in questi giorni sono circolate, specialmente sul web, notizie false ed illazioni sui costi del piano e la qualità e le credenziali della società torinese.

La votazione del piano rifiuti è stato motivo di scontro molto duro tra un pezzo consistente della maggioranza e l’amministrazione Di Girolamo. Le critiche più accese sono arrivata dal presidente del consiglio comunale Sturiano, che aveva detto, nei giorni scorsi, che il piano non lo convinceva, che non era d’accordo del porta a porta in centro e che voleva far luce su alcuni rapporti, ad esempio, con la Eticologica. Michele Gandolfo, poi, ha presentato degli emendamenti che stravolgevano la natura stessa del piano. Ossia abbandonare la raccolta pota a porta e mettere più isole ecologiche. Emendamenti che sono stati bocciati per un pelo, con il sospiro di sollievo del sindaco Alberto Di Girolamo. Ma anche quelli approvati non sono da meno. Si parla di servizi aggiuntivi che devono essere “calati” nel progetto della Esper per poi arrivare a una gara d’appalto. Una gara ormai impossibile da espletare e si andrà a una proroga con Aimeri Ambiente.



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