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17/12/2016 06:20:00

Trapani, palestre e impianti sportivi inagibili. Il Comune ritira le chiavi, ma...

Si preannunciano momenti difficili nel fronte del rapporto tra le società sportive e il Comune di Trapani.  Le società sportive del Comune erano state, infatti, invitate dal dirigente del IV settore, sport, turismo e spettacolo, Francesco Guarano, a riconsegnare le chiavi delle palestre pubbliche da loro utilizzate perché inagibili. E' questa la motivazione per cui il Comune aveva deciso di chiuderle immediatamente. Ad essere interessati sono un po' tutte le società sportive. Si va dal basket al calcio, dal volley al pattinaggio, ecc. Le autorizzazioni concesse alle società per l'utilizzo delle strutture comunali sono scadute il 30 ottobre. Il dirigente, nella lettera con cui ha spiegato alle società i motivi del provvedimento, ha detto che l'ufficio si sta impegnando a fare in modo di consentire l'uso degli impianti nel rispetto della normativa vigente in materia di agibilità e staticità. Il problema per le società sportive è però di vitale importanza perché i campionati sono in corso e non hanno dove allenarsi e dove disputare le partite, molte già questo fine settimana in casa. In merito alla situazione delle strutture sportive, il sindaco Damiano, che ha la responsabilità dell'assessorato allo Sport, all'inizio si è detto stupito che gli immobili sportivi non siano in regola, ma allo stesso tempo è consapevole che debbano restare chiusi fin quando non saranno ripristinate le condizioni di agibilità. 

Dopo le polemiche, il dietro front.  "Nessuna struttura sportiva comunale presenta rischi per la pubblica incolumità ma sono necessari solo interventi marginali che non richiedono la loro chiusura”. Così il sindaco Vito Damiano al termine della riunione con i dirigenti comunali e gli assessori competenti durante la quale si è discusso dello stato degli impianti sportivi comunali dopo il clamore suscitato dalla nota inviata a società ed associazioni dal dirigente del IV Settore comunale nella quale si chiedeva la restituzione delle chiavi in attesa delle verifiche su agibilità e staticità. 
“Nessun si deve permettere di prendere iniziative che arrechino danno ai cittadini – ha sottolineato Damiano riferendosi ai dirigenti comunali  – per quello che è risultato nella riunione di stamane c’è solo la necessità di intervenire su alcune problematiche minori, quindi nessuna chiusura e nessun stop alle attività sportive”.

"Come associazione di consumatori non riusciamo a trovare soluzioni a queste inadempienze. Ci domandiamo perché si è arrivati a dicembre e quindi con le attività sportive già avviate per effettuare queste verifiche? Perché non si è intervenuto per tempo questa estate quando ancora la stagione agonistica dei campionati amatoriali non era partita ? Perché negli anni passati l'amministrazione non ha intercettato i finanziamenti necessari per mettere in sicurezza le strutture sportive? Ricordo che lo scorso anno io stesso portai all' assessore Cavarretta l'estratto di un bando del Coni che riguardava i progetti da presentare entro il 15 gennaio 2016 per la messa in sicurezza degli stessi. Grazie a quel bando oggi Erice sta mettendo in sicurezza il Palacardella.  E se domani dovesse tornare tutto alla normalità dovrebbero spiegare ai cittadini, alle società sportive, e alle famiglie che portano i piccoli in palestra come mai oggi l'amministrazione ritiene di chiudere le strutture e domani no ? Delle due l'una..o sono a norma o sono da mettere in sicurezza". Così l'avvocato Vincenzo Maltese segretario di Codici in una nota stampa.

"In questi anni l'amministrazione si è mostrata “sorda” alle problematiche dello sport, e le condizioni “disastrose” delle strutture sportive comunali sembrano confermarlo. I modi e i tempi con cui la comunicazione è stata trasmessa dimostrano la totale ignoranza della reale attività delle società sportive dilettantistiche e rivelano,  inoltre, un’assoluta mancanza di rispetto verso il ruolo sociale svolto dallo sport e verso il lavoro delle stesse associazioni. Riteniamo che questa è un’amministrazione che ha sempre cercato di colpevolizzare gli altri, nascondendosi dietro a giustificazioni che sono quelle delle difficoltà economiche o colpe ereditate dalla precedente amministrazione o dai suoi stessi assessori poi revocati o dimessi. Questo Sindaco non è all’altezza, avrebbe dovuto rimettere il mandato già tempo prima".  Il documento è firmato dalle associazioni politiche “Progetto per Trapani” e “Uniti per il futuro” vicine all’onorevole Mimmo Fazio. 

 

 



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