Quando tutte le polemiche sembravano passate, arriva la svolta clamorosa. Il consiglio comunale di Trapani mette alla porta Mimmo Fazio, consigliere, ex Sindaco, deputato regionale e probabile nuovo Sindaco di Trapani. La decisione è apparentemente in punta di diritto, ma ovviamente è tutta politica. Quattordici consiglieri comunali hanno votato sì alla delibera sull’incompatibilità di Mimmo Fazio con la carica di consigliere comunale alla carica di consigliere comunale. I fatti, come più volte abbiamo raccontato, sono legati alla vicenda processuale che vede coinvolto Fazio in un processo civile (ora giunto in Appello) contro l’ex presidente di Sau, Vito Dolce, ai tempi di quando Fazio era sindaco di Trapani. Quindi Fazio sarebbe incompatibile perché c'è una lite pendente con il Comune di Trapani.
Ma come mai giusto ieri questa decisione? Il voto in aula è stato possibile poichè ieri sera, con mossa a sorpresa, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Vito Damiano si è costituita in giudizio nel processo d’Appello che vede Fazio contrapposto a Dolce.
L’amministrazione Damiano, con un atto deliberativo approvato a pochi minuti dall’avvio della seduta non ha soltanto deciso di costituirsi in giudizio nell’appello presentato da Vito Dolce, ma anche considerato “non concludente” la dichiarazione unilaterale d’obbligo di Mimmo Fazio, che sollevava il Comune da qualsiasi eventuale risarcimento dell’ex presidente dell’ATM, e ha soprattutto estromesso l’ufficio legale del Comune considerandolo a rischio di conflitto d’interessi e di “una possibile severa compromissione della serenità d’animo necessaria per una compiuta gestione dell’incarico professionale”. Il Comune di Trapani ha scelto Salvatore Giacalone del Foro di Marsala. Ed ha anche stanziato 5.789 euro.
"Il Consiglio comunale di Trapani, votando per l’incompatibilità, ha preso una decisione espressamente e dichiaratamente politica, avallando una delibera, predisposta dalla giunta Damiano, che è palesemente illegittima e contro la quale sarà proposta impugnativa nelle sedi giurisdizionali opportune”. Così il consigliere comunale Fazio subito dopo la votazione assunta stasera dal massimo consesso cittadino.
“Talmente è politica la decisione – prosegue Fazio – che prima della seduta del Consiglio comunale, per raccogliere la disordinata maggioranza che sostiene questo sindaco, si sono succedute riunioni su riunioni, alla presenza di deputati e dirigenti di partito”. Secondo Fazio “nel voto si può chiaramente leggere come via sia stata una chiara, netta e rinnovata saldatura politica del partito di Forza Italia con i consiglieri di riferimento dell’onorevole Paolo Ruggirello e con il resto della disordinata maggioranza che si riconosce nel sindaco Vito Damiano e attorno a un’amministrazione decotta”.
“Spiace vedere – prosegue il consigliere comunale – come, estromettendo i legali del Comune, si stanno sprecando i denari dei contribuenti, a partire dall’incarico esterno dato ad un legale di Marsala con una parcella di cinquemila euro di solo anticipo per perseguire un obiettivo politico, esterno agli interessi del Comune, sancito da una atto illegittimo che ha il destino segnato. Ben lo sanno anche coloro che hanno ispirato la delibera assunta questa sera che essa sarà impugnata ma è evidente, oramai, che il loro obiettivo primario è il misero tentativo di alterare gli equilibri del confronto democratico allo scadere della consiliatura e a ridosso del voto amministrativo. Un artificio – conclude Fazio – a cui i cittadini trapanesi non abboccheranno e che, ne sono certo, puniranno pesantemente con il loro voto escludendo dalla prossima assemblea di Palazzo Cavarretta tutti i consiglieri che, dopo aver tenuto in sella il sindaco Damiano bocciando la mozione di sfiducia, si sono resi protagonisti di questo inutile, sciagurato sotterfugio senza capo ne coda”.