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10/04/2017 16:40:00

Giustizia, i penalisti marsalesi: "A rischio la dignità e la libertà dei cittadini"

“Sono a rischio il rispetto della dignità e della libertà dell’uomo”, con queste parole, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Camera Penale di Marsala, Giacomo Frazzitta, ha lanciato il grido di allarme e preoccupazione degli avvocati penalisti che aderiscono, da oggi e fino al 14 aprile, all’astensione indetta dall’Unione Camere Penali Nazionali, criticando e stigmatizzando la riforma della Giustizia e la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione dell’ottobre 2016 e pubblicata lo scorso febbraio.

Tre i punti più importanti toccati dai rappresentanti dei penalisti marsalesi - presenti tra gli altri, oltre a FrazzittaFrancesco Moceri e Maurizio D’Amico -. I primi due temi sotto osservazione, che riguardano nel merito la riforma della giustizia sono: il primo, la rivisitazione che prevede l'allargamento della prescrizioneil secondoil processo a distanzaIl terzo riguarda, invece, la sentenza delle Sezioni Unite che ha deciso sull’inammissibilità dell’appello

Con la modifica della prescrizione si rischia che il cittadino italiano rimanga sotto processo fino a dieci anni, ma per alcuni tipi di reato, per cui è previsto l’aumento della pena, si potrà arrivare anche a ventidue/ventitre anni di processo – le parole dell’avvocato Moceri -, bloccando la vita dei cittadini, non solo degli imputati, ma anche delle parti offese che hanno il diritto ad avere giustizia in tempi ragionevoli".

Aderiamo a questa astensione non per rivendicare alcuni diritti della nostra categoria ma per tutelare in questo caso i diritti dei cittadini,  - hanno voluto sottolineare sia Moceri che Frazzitta".

Per quel che riguarda il processo a distanza, che al momento interessa il 41 bis, con la riforma si vuole estendere ad un elevato numero di altri procedimenti, prevedendo così la partecipazione dell’imputato in videoconferenza. “Fatto gravissimo - dicono i penalisti - che contribuirà ad un aumento della spesa pubblica per l’adeguamento degli strumenti tecnici che consentano l’operatività del processo e che sicuramente contribuirà al dilatarsi dei tempi per lo svolgimento delle udienzeAl Tribunale di Marsala, ad esempio, c’è al momento una sola aula in cui si può fare il processo in videoconferenza, se questo viene esteso alla maggior parte dei procedimenti, molto probabilmente si dovrà prenotare l’udienza con un ticket - commentano gli avvocati lilibetani -". 

E’ di una gravità assoluta e mette a rischio tutto il sistema giudiziario italiano la sentenza sull’inammissibilità dell’appello decisa dalla sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione”. Con queste parole Giacomo Frazzitta, esprime tutta la sua preoccupazione relativa alla sentenza che stravolge il sistema giudiziario. In pratica, si è stabilito che la Corte d’Appello, senza necessità di fissare udienza, senza sentire le parti e sulla base delle carti processuali del primo grado, può dichiarare d’ufficio l’inammissibilità e così, chi è stato condannato in primo grado, può fare l’appello che però è sub judice, e una volta dichiarata l’inammissibilità, la Corte d’Appello può tranquillamente emanare l’ordine di carcerazione immediato.

Intanto domani mattina per protestare contro il DDL Giustizia, votato al senato con la fiducia, si terrà a Bologna la manifestazione nazionale organizzata dall'Unione delle Camere Penali Italiane in difesa del giusto processo.