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01/05/2017 06:10:00

Primo Maggio, 70 anni fa l'eccidio di Portella della Ginestra, la prima strage di Stato

 Oggi, Primo Maggio 2017, Festa dei lavoratori, ricorrono 70 anni dalla strage di Portella della Ginestra.

Una folla inerme di lavoratori, donne, bambini e anziani, fu bersagliata dalle raffiche di mitra della banda di Salvatore Giuliano: undici persone uccise, tra cui due bambini, più una sessantina di feriti. Incredibile come, a una simile distanza di tempo, non sia stata fatta ancora luce sui mandanti della strage. Un barlume di speranza si è acceso quando, il 21 aprile scorso, il Presidente del Senato Pietro Grasso, durante un convegno organizzato dall’Istituto Gramsci siciliano, ha annunciato: “C’è una direttiva della Presidenza del Consiglio per togliere il segreto di Stato sulla strage”.

"Ci eravamo dati appuntamento per festeggiare il Primo maggio ma anche l'avanzata della sinistra all'ultima tornata elettorale e per manifestare contro il latifondismo. Non era neanche arrivato l'oratore quando sentimmo degli spari", racconta settant'anni dopo ancora commosso Serafino Petta, l'ultimo sopravvissuto alla strage dei contadini di Portella della Ginestra, che fece 12 morti e 27 feriti.
"Avevo 16 anni, pensavo che fossero i petardi della festa, ma alla seconda raffica ho capito - continua -. Ho cominciato a cercare mio padre, non l'ho trovato. Quello che ho visto sono i corpi distesi per terra. I primi due erano di donne: la prima morta, sua figlia incinta ferita. Questa scena ce l'ho ancora oggi negli occhi, non la posso dimenticare".

"A sparare fu la banda di Salvatore Giuliano, i mandanti non si conoscono ancora ma ad armare la sua mano furono la mafia, i politici e i grandi feudatari - spiega Petta -. Volevano farci abbassare la testa perché lottavamo contro un sistema in cui poche persone possedevano migliaia di ettari di terra e vi facevano pascolare le pecore, mentre i contadini facevano la fame".
"Un mese dopo successe però una cosa importante - dice con orgoglio - Tornammo qua a commemorare i morti senza paura, "Non ci fermerete", gridavamo tutti e non ci hanno fermati. Abbiamo cominciato la lotta per la riforma agraria e nel '52 abbiamo ottenuto 150 assegnatari di piccoli lotti. Ma neanche loro si sono fermati, e a giugno bruciarono sedi di Cgil e partito comunista, poi nel mirino finirono anche i sindacalisti".
Settant'anni dopo la memoria è ancora viva. 'Quei morti vanno ricordati ancora, perché la mafia è sempre forte. Prima era nelle campagne, ore è nei palazzi".

La Festa dei lavoratori che si tiene ogni anno a Portella della Ginestra, quest'anno avrà rilevanza nazionale. Perla ricorrenza dei 70 anni dallo storico e tragico eccidio saranno presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, che hanno scelto per la giornata di domani Primo Maggio la località siciliana luogo della strage del 1947. Alle 8 è previsto il ritrovo dei partecipanti alla Casa del popolo di Piana degli Albanesie alle 8.30 ci sarà la deposizione di una corona di fiori al cimiteroin memoria dei caduti, alla presenza delle autorità civili ereligiose. Alle 9.30 partirà il corteo, che sfilerà nelle strade della cittadina per arrivare davanti alla Casa del partigiano. Aseguire, ci si sposterà con un servizio di navette da Piana degli Albanesi a Portella della Ginestra, dove alle 11 partirà il corteo che porterà i manifestanti al Sasso di Barbato. Qui sono previstigli interventi di delegate e delegati e dalle 12.10 quelli deisegretari generali di Cgil, Cisl e Uil, che saranno trasmessi indiretta da Rai 3. La chiusura della manifestazione è prevista per le 13.15

Il programma prevede: alle 8.30 commemorazione al cimitero (strada da Piana verso S. Caterina Gela). Alle 9.30 concentramento presso la Casa del Popolo, lungo il corso principale di Piana degli Albanesi, via Giorgio Kastriota, e da qui partenza del corteo per Portella. Ci sarà un pulmino adibito al trasporto giornalisti per Portella (vedi alla voce in basso). Chi volesse fare tutto il corteo, deve considerare 30-45 m circa di passeggiata. Alle 11,10, a 150 metri dal luogo del Memoriale di Portella, il corteo si ricomporrà. Dalle 12,10 alle 13,15 parleranno i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Saranno preceduti dagli interventi di tre lavoratori e dalla lettura dei nomi delle vittime e da un breve intervento del superstite Serafino Petta.

 



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