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09/06/2017 07:30:00

Donna di Castelvetrano muore dopo il parto, la perizia non chiarisce il caso

Una donna di Castelvetrano è morta dopo il parto, ma una lunga serie di perizie e consulenze mediche non è stata ancora sufficiente per rendere più chiaro il quadro delle eventuali responsabilità nel processo che davanti al giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone vede imputati, per omicidio colposo, due medici dell’ospedale di Castelvetrano, Vito Francesco Cuttone e Cataldo Anzalone, entrambi di 59 anni.

Gli ultimi ad essere ascoltati in aula sono stati due medici di fama nazionale nominati (su richiesta della difesa) dal giudice Giacalone. E cioè il ginecologo Domenico Arduini e il medico legale Vincenza Liviero. Quest’ultima nota per essere stata consulente del pm nel processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio, a Perugia, di Meredith Kercher.

Neanche loro, però, sono riusciti a dire una parola definitiva sulle eventuali responsabilità dei due medici imputati, per i quali il pm Anna Sessa ha già chiesto la condanna, invocando due anni e 9 mesi di reclusione per Cuttone e due anni per Anzalone.

Cuttone e Anzalone sono accusati di non avere compreso la reale gravità delle condizioni di una donna (la 32enne Girolama “Mimma” Leone) che, tre giorni dopo avere partorito una bambina, morì.

Il decesso avvenne il 13 maggio 2011 al Policlinico di Palermo – dove la paziente fu trasferita in eliambulanza dopo il parto cesareo d’urgenza eseguito all’ospedale Sant’Antonio di Trapani – per la rottura di un vaso sanguigno del cervello a causa della pressione alta dovuta alla gestosi. Adesso, i due super-periti hanno sostanzialmente dichiarato che i due medici imputati avrebbero commesso degli errori, ma Girolama Leone sarebbe morta a causa dell’emorraggia cerebrale. In sostanza, i due luminari nominati dal giudice su istanza degli avvocati Gianni Caracci e Stefano Pellegrino, difensori di Cuttone, hanno detto di non essere in grado di stabilire se realmente il decesso della donna può essere attribuito a responsabilità dei due medici imputati oppure no. Al termine della lunga deposizione dei due super periti, sia il pm Sessa che il legale di parte civile, l’avvocato Celestino Cardinale, hanno ritenuto altamente contraddittorie le loro conclusioni. E per questo, entrambi hanno chiesto una ulteriore perizia. A cui, però, si è opposta la difesa. Il giudice Giacalone comunicherà la sua decisione (se nominare o meno altri periti) il prossimo 19 giugno. Il parere di Arduini e Liviero era stato chiesto perché le opinioni dei consulenti di accusa e parte civile, da un lato, e difesa, dall’altro, sono contrastanti.