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20/06/2017 06:00:00

Bancarotta fraudolenta: continua a Marsala il processo ai fratelli Durante

  La difesa le tenta tutte nel processo che davanti il Tribunale di Marsala vede imputati per bancarotta fraudolenta l’ex presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante, 55 anni, e il fratello Nino, di 60. Prodotta, infatti, una “memoria tecnica” , la difesa (avvocati Stefano Pellegrino, Antonio Atria e Cettina Coppola) ha chiesto e ottenuto l’ammissione della testimonianza di un professionista, l’ingegnere Leonardo Carpinteri, che nel 2012 fu incaricato di redigere uno studio di fattibilità sulla “ristrutturazione” delle società, poi dichiarate fallite, dei Durante e di Adriana Genovese, 55 anni, che ha già patteggiato una condanna a poco più di un anno. L’ingegner Carpinteri sarà ascoltato il prossimo 9 ottobre.

Il processo era entrato nella sua fase cruciale lo scorso ottobre con la deposizione del curatore fallimentare Giovan Vito Struppa, dalla cui relazione è nata l’indagine. Secondo la Procura (indagini della sezione di pg della Guardia di finanza), la Genovese, nella qualità amministratore unico della fallita “Conglomerati Santa Ninfa”, Nino Durante come socio di maggioranza della stessa azienda, nonché socio anche della “Calcestruzzi Santa Ninfa”, e Davide Durante, come amministratore e socio della “Bitumedil”, amministratore della “Elettrosud” e socio della “Calcestruzzi Santa Ninfa”, pur consapevoli dell’effettiva situazione patrimoniale della società “Conglomerati santa Ninfa”, tutt’altro che solida, avrebbero “distratto” dalle casse sociali circa 369 mila euro. Ciò con pagamenti a terzi per obbligazioni assunte dalle società “Bitumedil”, “Elettrosud” e “Calcestruzzi Santa Ninfa”. E inoltre con versamenti sui conti correnti delle stesse società. Avrebbero, insomma, svuotato le casse della società che stava per fallire, o che comunque era in gravi difficoltà economiche, facendo così venire a mancare quelle liquidità necessarie probabilmente per pagare i creditori

. Il fallimento della “Conglomerati santa Ninfa” è stato dichiarato dal Tribunale di Marsala il 20 dicembre 2013. In aula, il curatore fallimentare Struppa ha ricostruito tutti i movimenti bancari e dalla sua testimonianza, ed evidenzia l’avvocato Pellegrino che “non sono emerse responsabilità in capo ai fratelli Durante, in quanto le attività sono state svolte dalla Genovese”. Ma ciò, per l’avvocato Giovanni Galfano, legale di parte civile della curatela fallimentare, è un dato scontato, essendo la Genovese amministratore unico della società fallita.